CONTROMANO
Venture capital, una soluzione per l'automotive
Il timore di perdere migliaia di posti di lavoro nella filiera dell'automotive è più che fondato. Ma è bene iniziare a guardare anche alle opportunità che si aprono per nuove professioni. Un esempio ci viene da Electra Vehicles, giovane azienda americana (ma fondata dall'italianissimo Fabrizio Martini) che si occupa di intelligenza artificiale applicata alla mobilità elettrica. Tradotto: lavora per migliorare autonomia, durata e prestazioni delle batterie.
Electra ha appena raccolto un round di investimenti di ben 21 milioni di dollari di venture capital (nella cordata guidata da United Ventures c'è anche Stellantis Ventures). L'operazione ci dice due cose. La prima, come detto, è che bisogna cominciare a ragionare nell'ottica di nuove professionalità per l'automotive (anche se è evidente che rispetto alla manifattura il saldo resterà ampiamente negativo).
La seconda è che il mercato del venture capital (cioè l'apporto di capitale di rischio per finanziare l'avvio o la crescita di un'attività innovativa ma potenzialmente rischiosa) sarà sempre più importante nel processo di transizione ecologica ma l'Europa, pur con una crescita di sei volte in dieci anni resta indietro e l'Italia fa anche peggio (sette volte meno della Francia, meno della metà dell'Olanda). E a proposito di Italia talenti come quello di Martini (36 anni, un'esperienza alla nasa) sarebbe bene tenerceli stretti. E per fortuna che Electra ha appena aperto una filiale italiana a Torino...