IL RESTYLING

Renault Clio, ecco come cambia

Aldo Tagliaferro

Il reveal in anteprima mondiale a Milano

Debutto ufficiale nella Milano scintillante della design week e del Salone del Mobile per un'autentica regina del mercato: Renault Clio mostra al mondo il restyling della quinta generazione. Quando si parla di Clio anche un facelift fa notizia: parliamo di un'auto venduta in 1,6 milioni di esemplari in Italia dal 1990, due volte auto dell'anno, per cinque volte la straniera più venduta. Per capirci: oggi in Italia ne circolano 400mila, difficile uscire di casa e non incrociarne una.

Cosa cambia

Ma veniamo al dunque: che c'è di nuovo? Come sempre accade nei ritocchi di mezza età non cambiano né le dimensioni né l'architettura, ma il ritocco al frontale è evidente, anche se confessiamo che quello precedente a noi piaceva parecchio. La griglia ora parte scura vicino al grande logo centrale colorandosi man mano che si spinge verso i fari, rivisti in chiave hi-tech. Qualche colpo di pennello anche al posteriore: più "presenza" nel paraurti posteriore e rifinitura trasparente per i gruppi ottici.

Altra novità è l'allestimento Esprit Alpine (con bellissimi cerchi da 17") che sta caratterizzando i nuovi modelli Renault spingendo verso l'alto di gamma e che si prevede possa coprire oltre il 30% delle vendite. A proposito, prezzi ancora top secret e per gli allestimenti si sa che saranno tre e più ricchi. Sapremo tutto a maggio quando si apriranno gli ordini, prime consegne nelle concessionarie da settembre.

Vita (sostenibile) a bordo

Le novità nell'abitacolo partono dai materiali: la scelta di sostenibilità fatta dal Gruppo Renault ha abolito la pelle e si basa oggi sull'utilizzo massiccio di materiali riciclati, riciclabili e soprattutto di origine biologica. Per dire: su Techno il 72% dei sedili proviene da fibre riciclate. Ma c'è anche tanta tecnologia: a partire dal grande tablet centrale, in grado di replicare wireless (senza cavi) il proprio smartphone. Inutile dire che il digitale domina la strumentazione e che l'entrata (e uscita) keyless di Renault resta una delle migliori sul mercato. Sempre sul fronte della tecnologia in tema di sicurezza si possono dormire sonni tranquilli: sono venti i sistemi Adas a bordo.

E-Tech full hybrid

Sottovoce alla Renault ammettono che c'è anche una versione diesel (100 Cv) così come quella a benzina, ma i riflettori della Régie sono tutti per l'efficiente versione full hybrid benzina-elettrica, rivista e corretta: i cavalli salgono a 145, l'autonomia con un pieno supera i 900 km, le emissioni si fermano a 93 g/km, quanto basta per entrare in centro nella Milano dalle regole sempre più stringenti. Il cambio è automatico, ma solo sulla E-Tech. Esclusa invece, almeno per il momento, una versione plug-in. Per Renault il full hybrid che non richiede rifornimenti e consente un utilizzo fino all'80% del tempo in elettrico nel traffico cittadino risponde alle esigenze del cliente tipo di Clio.

L'alternativa Gpl

In tempi guidati dal faro della sostenibilità si possono spendere due parole su un'alternativa che suonerà forse datata ma offre ancora grandi vantaggi e ha un mercato solido in Italia e Francia: il Gpl. La Clio in configurazione bi-fuel ha 100 Cv, una coppia di 170 Nm e soprattutto un'autonomia combinata infinita, 1100 km. 

Non resta che aspettare il listino e vederla in strada quando uscirà dagli stabilimenti di Renault in Turchia e Slovenia.