IL TEST

Al volante di Mercedes EQE: ammiraglia elettrica

Lorenzo Centenari

Abitacolo da fantascienza e lunghe percorrenze. Come va l'alter ego a zero emissioni di una Classe E (da 80.620 euro)

Delle elettriche Mercedes, solo una proposta tra le tante (come cambia in fretta, il mondo). In una nicchia che - vuoi o non vuoi - rosicchierà quote sempre maggiori al mercato dei modelli a combustione interna (oggi in Italia è ferma al 3% o poco più), e agli occhi di chi, a questa categoria, soltanto ora trova il coraggio di avvicinarsi, EQE ispira invece l’epiteto di «Mercedes delle auto elettriche»: così ci siamo.

Delle tradizionali qualità delle berline di Stoccarda, questa sorta di alter ego a batterie di Classe E è infatti una superba interprete su tutti i fronti. A cominciare dal look esterno, quello di una sedan a quattro porte che fa il verso a una coupé, e che in viso coniuga un feeling familiare con un carattere sportivo (la maxi Stella, i paraurti, le - finte - prese d’aria laterali) e al tempo stesso hi-tech (la calandra chiusa con inserto in nero lucido).

I pannelli in plastica che coprono i cerchi in lega da 20” possono piacere o non piacere: si sappia che sono lì anche per una funzione aerodinamica, voce essenziale di qualsiasi EV.

Effetto wow

L’effetto «wow» vero e proprio esplode però in abitacolo, e per sentirsi a bordo di una piccola astronave non è necessario scegliere l’upgrade dell’«hyperscreen» a tutta larghezza: anche il layout dell’Mbux di base, quello composto da quadro strumenti digitale fisicamente separato dal display centrale verticale da 12”, per chiarezza grafica e completezza di funzionalità risulta uno dei migliori sul mercato. Idem per l’head-up display tridimensionale: guidi un’auto, ma ti senti un pilota di jet. E che calore, l’avvolgente illuminazione notturna. Prese Usb non mancano, ma occhio: sono della serie Usb-C, hai con te un adattatore?

EQE si declina in più varianti, vada per EQE 350+ Advanced, probabilmente il compromesso migliore: una ragguardevole potenza (posteriore) di 292 Cv, una coppia istantanea di 565 Nm che nemmeno un V8 turbodiesel, infine un’autonomia tale da guarire anche i casi più gravi di «range anxiety».

Autonomia

L’accumulatore da 90 kWh promette percorrenze fino a 650 km, e anche sottraendo l’Iva al valore teorico (400 km li copri anche a velocità autostradali), hai finalmente l’opportunità di programmare viaggi interregionali senza doverti preoccupare di «mappare» il percorso in anticipo. A proposito di ricarica: fondamentale individuare colonnine «fast», rifornire da presa domestica richiede… giorni.

Da buona Mercedes di alta gamma, EQE punta sul comfort: non c’è buca o dosso che le sospensioni Airmatic non sappiano digerire senza che nemmeno gli occupanti se ne accorgano. Rimane impressa, tuttavia, la metamorfosi della modalità Dynamic: non solo la centralina tonifica ammortizzatori, sterzo e pedale del «gas», anche il sound artificiale acquista timbriche drammatiche. Non sarà come ascoltare un «ottovù» che latra, ma accelerare da 0 a 100 in 6 secondi e 4 avvolti da un sound da film di fantascienza è pur sempre un’esperienza emozionante.

Gigante docile

EQE è lunga quasi 5 metri, eppure parcheggiare è facile facile. Sia perché le telecamere perimetrali mostrano la zona da qualsiasi angolazione (anche da… tre quarti!), sia perché le ruote posteriori sterzanti abbreviano sensibilmente il raggio di manovra. Lunga, EQE, e soprattutto (il peccato originale di ogni EV) pesante: anche con frenata rigenerativa impostata all’intensità massima, per fermare in poco spazio 23 quintali abbondanti di macchina, occorre premere con decisione.

«Hey Mercedes», quanto mi costi? EQE 350+ di listino viene 80.600 euro, ma tra un accessorio e l’altro (tipo i sedili high-tech climatizzati: 2.720 euro) oltrepassare quota 90.000 euro è un attimo. Il prezzo di un prodotto di gran classe, il prezzo anche del «lusso» di guidare un’auto elettrica e poter dimenticare, almeno a tratti, di guidare un’auto elettrica.