Anteprima

Toh, guarda chi si rivede: la Topolino!

Parliamo di un'altra epoca, certo, eppure il nome Topolino legato alle quattro ruote resta altamente evocativo. Il vero nome era Fiat 500 (parliamo del 1936) ma per tutti era «la topolino». Ecco, quel nome riemerge quasi un secolo dopo in un mondo dominato da un concetto nuovo di mobilità: elettrica, sostenibile, urbana. E Fiat rispolvera quel nome antico per la sua nuova soluzione di mobilità urbana sostenibile: il quadricilo Topolino, cugino stretto di quell'Ami che ha fatto le fortune di Citroën nelle metropoli e di Opel Rocvks-e. Del resto, il cappello è quello di Stellantis. La Topolino, di cui è stata diffusa la prima foto, si differenzia per un frontale più «500», l'assenza delle portiere (ma non è detto che per la produzione in serie non riappaiano) e i rivestimenti interni che la rendono più glamour.

«Il quadriciclo completamente elettrico Topolino - spiega Fiat - è pronto a contribuire all’espansione della mobilità elettrica urbana e portare tutto l’ottimismo del suo omonimo in una versione accessibile e completamente elettrica che racchiude tutta la ‘coolness’ della Fiat 500. Questo nome ben conosciuto ed evocativo è ciò che ha aperto la via della mobilità urbana e richiama alla mente la prima Fiat 500, l’auto iconica che ha rivoluzionato il concetto di auto. Prodotta da Fiat dal 1936 al 1955, la Topolino ha letteralmente inventato l’idea di mobilità per le persone. La Topolino si rivolge alle nuove generazioni con l’obiettivo di “fare innamorare nuovamente i giovani delle auto”. L’imminente lancio - conclude la Fiat - segna un ulteriore passo nella spinta del brand verso l’elettrificazione».