Anteprima
Volvo EX30, ecco l'elettrica che farà innamorare gli italiani
Suv compatto: in 4 metri e 20 tanta tecnologia e innovazione. Da 35.900 euro
Ci sono alcune auto più importanti di altre. Lo sono perché lasciano un segno nella storia di un brand. E in questo caso EX30, il nuovo Suv elettrico di Volvo (il più piccolo di sempre) potrebbe avere un impatto addirittura su tutta la filiera dell'automotive italiana -dove il salto nel futuro elettrico fa ancora molta paura - nelle legittime ambizioni di Michele Crisci, presidente e Ad di Volvo Italia.
EX30 è un'auto che ridefinisce molti parametri della mobilità elettrica e segna una svolta per Volvo. Prima di raccontarvela, però tenete per buoni alcuni concetti base del brand svedese: sicurezza e design, nel Dna da sempre, e sostenibilità e servizi, valori su cui Volvo investe da molti anni.
Dunque: in 4 metri e 20 Volvo sintetizza un Suv compatto dal look facilmente riconducibile al brand eppure originale e di grande impatto tra pulizia di disegno, linee ben calibrate e fari a Led di grande presenza, iconici quelli a martello al posteriore, futuribili quelli anteriori. Dentro la rivoluzione è anche maggiore: tutti gli spazi sono stati ricongegnati per guadagnare spazio, risparmiare su parti inutili (filosofia svedese: la forma segue la funzione) e alleggerire il peso, formula essenziale per un'auto elettrica. E allora addio strumentazione davanti al guidatore, al centro trionfa un display verticale modello telefonino con Google integrato (Tesla ha fatto scuola) piazzato all'altezza ideale, tunnel centrale dedicato a tanti vani innovativi e ai tasti per i vetri. Spariscono anche i diffusori acustici dalle portiere (levigate all'osso con eleganza e praticità tutte nordiche) sostituiti da una grande «sound bar» sotto al parabrezza. Geniale il tasto unico per regolare il sedile. Poltrone di gran comodità, ma si sarebbero potuti guadagnare un paio di centimetri rendendole più sottili, stile aereo, a beneficio delle ginocchia di chi siede dietro. Che però nello schienale trova una tasca disegnata apposta per lo smartphone: è il segno dei tempi.
Passiamo a quello che non si vede: EX30 si può configurare su misura, nel senso che ci sono due opzioni per le batterie (poste ovviamente nel pianale e configurate per la massima protezione da collisioni laterali), le LFP con litio e ferro e una velocità di ricarica a 134 kW pensate per chi fa un uso prevalentemente urbano dell'auto, 344 km l'autonomia, e le NMC (più potenti, con nickel, cobalto, manganese) e ricarica a 153 kW. Per queste, motore singolo (480 km di autonomia) o twin motor, uno per asse. E qui la potenza diventa imbarazzante, oltre i 400 Cv e 0-100 in 3”6... Comunque si parte da 272 Cv: è l'elettrico, bellezza...
Personalizzabile anche l'interno con 5 «rooms» definite da luci, colori, materiali e finiture. È il trionfo del riciclo: un allestimento molto suggestivo, Indigo, reimpiega addirittura i vecchi jeans... È uno degli elementi che fa di EX30 la vettura con minor impatto di Co2 di sempre in casa Volvo, considerando tutto il ciclo di vita.
Di tecnologia ne sbuca da ogni angolo, ma segnaliamo una funzione che farà piacere ai ciclisti: siccome nessuno di noi, a parte il giorno dell'esame della patente, apre mai lo sportello con la mano opposta al lato della portiera, EX30 ha dei sensori che ci avvisano se arriva qualcuno mentre apriamo.
In attesa di guidarla, diamo un occhio al listino che partirà da 35.900 euro, il prezzo di un Suv di segmento B di livello premium, lo stesso prezzo di un equivalente endotermico. Sarà nelle concessionarie nel terzo trimestre dell'anno.
Secondo noi
CI PIACE
Design pulito e armonico, interni molto innovativi, razionalizzazione degli spazi, configurazione su misura del pacco batterie, grande attenzione alla sicurezza e alla sostenibilità
NON PIACE
Non avere la strumentazione davanti richiede un adattamento, spazio nella fila posteriore un po' sacrificato, listino importante (salendo, si passano i 50mila euro)