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Hyundai Ioniq 5, l'elettrico è diventato grande

Lorenzo Centenari

Che guidare elettrico in città sia terapia anti-stress, già lo hanno assaporato in tanti. Che un’elettrica sia il mezzo di trasporto giusto per lasciarsi la città alle spalle e per puntare a mete a medio-lungo raggio, invece, è ancora un argomento di dibattito. Meglio un buon vecchio diesel? Certo, a meno che l’elettrica in questione non sia un po’ speciale.
Quanto è speciale, Ioniq 5? Beh, una EV qualsiasi non la è. E non solo a causa di un design così moderno, che qualsiasi altro veicolo su ruote, al suo confronto, è sorpassato. La specialità di Ioniq 5 è di natura tecnica.


800 volt
La stragrande maggioranza delle full electric oggi sul mercato adotta un’architettura a 400 volt. Ioniq 5 è uno dei rari esempi - insieme alla cugina Kia EV6 e alla coppia di ultra-EV tedesche Porsche Taycan e Audi e-tron GT - di pioniere di una rete elettrica di bordo a 800 volt. Il beneficio maggiore si esprime in termini di rapidità del processo di ricarica. Quando ti attendono un viaggio lungo qualche centinaio di chilometri e una tabella oraria piuttosto rigida, è un’ottima notizia.
Ioniq 5 è equipaggiata di batteria da 77,4 kWh e due motori elettrici dalla potenza combinata di 325 Cv e indice di autonomia stimata fino 481 km: per venire incontro al pubblico (e scendere da 51.550 euro a 47.550 euro) esiste anche una versione «soft» con batteria da 58 kWh, singolo motore posteriore da 170 Cv e percorrenza teorica di 384 km. Vada per la seconda.

Autonomia
A 130 km/h, il sistema succhia più corrente del valore dichiarato (circa 22 kWh/100 km, anziché 17,9 kWh/100 km): l’indipendenza energetica diminuisce e una sosta intermedia, immaginando di viaggiare da Parma a Milano andata e ritorno, è buona cosa programmarla. Poco male: da colonnine Enel Free to X da 300 kW, presenti ormai in ogni stazione di servizio lungo il nostro tratto di Autosole, per riportare le batterie dal 10 all’80% occorrono poco più di 20 minuti. Non sarà un pit stop da Formula 1, ma i parallelismi con un pieno di benzina e di gasolio iniziano a non farsi più così squilibrati. Certo, devi avere gli 800 volt.


Vellutata sprinter
Quando parti con batterie cariche, il pensiero dell’autonomia è ancora piuttosto debole.
Di Ioniq 5, capostipite di una collana di elettriche che a poco a poco assegnerà al marchio Hyundai un’immagine mai così patinata (vedi Ioniq 6), hai così modo di apprezzare sia lo squisito comfort di marcia, sia le sue proprietà di vellutata sprinter (0-100 km/h in 8,5 secondi, 0-60 km/h in… molto meno).
In relazione agli ingombri (lunghezza di 4 metri e 64), lo spazio in cabina è davvero abbondante: un passo di 3 metri esatti è roba da big Suv. Il pavimento è piatto sia davanti, sia in seconda fila: puoi rovesciare e sparpagliare a terra il contenuto della borsa della spesa.
Del doppio display simmetrico da 12,3” piacciono la chiarezza dei contenuti ma anche il design, con quell’intelaiatura a sbalzo così raffinata, ma anche quella cornice bianca dal potere rilassante. Unico neo, le icone sono piccole e centrarle con il dito indice richiede troppa concentrazione. Elettrico e digitale evolvono. Per tentativi, ma evolvono.

 L'IDENTIKIT 
Hyundai Ioniq 5 (58 kWh) 2WD Progress
Dimensioni lunghezza 4635 mm, larghezza 1890, altezza 1605, passo 3000
Bagagliaio 527 l. (post.), 57 (ant.)
Motore elettrico singolo posteriore, 170 Cv, 350 Nm
Prestazioni acc. 0-100 km/h 8,5 sec., vel. max. 185 km/h
Autonomia 384 km (combinato WLTP)
Emissioni CO2 146 g/km
Prezzo 47.550 euro

 CI PIACE 
Spazio di bordo per persone e oggetti, comfort di guida cittadino, autonomia sufficiente per viaggi interregionali a/r

 NON CI PIACE 
Scarsa indole sportiva dovuta al peso, display centrale ultracompleto ma dalle icone piccole, listino prezzi eleva