Volkswagen
Touareg 2024: mai così comodi
Primi anni Duemila, Touareg di prima generazione (2002) spopola. Un salto di un ventennio e i Suv «big size» alla VW Touareg, almeno in Italia, sopravvivono nelle riserve, scalzati dal cuore del mercato dai crossover più piccini. Eppure un senso lo conserva, uno dei capostipiti di una carrozzeria che ha rivoluzionato i gusti e mandato in pensione station wagon e monovolume. Comodi come su Touareg, si sta in pochi posti al mondo.
Sul facelift 2024, pure un po’ di più. Facelift è il termine corretto in quanto la maggiore novità è il frontale, ora con calandra a tutta larghezza e soprattutto nuovi fari Led HD Matrix IQ.Light, una costellazione di 38.432 micro Led che generano un tappeto luminoso ultrapreciso, a prova di attraversamento di stretto cantiere autostradale durante eclissi totale.
L’illuminotecnica è la sua passione: anche il logo VW posteriore, ad auto accesa, si tinge di rosso. Dentro è tutto come prima, maxi doppio display Innovision Cockpit incluso: Apple CarPlay e Android Auto ora anche wireless, prese Usb-C dalla potenza triplicata (45 W). Invariata invece la potenza dei 3 litri V6 diesel (231 o 286 Cv) e benzina (381 o 462 Cv), nel secondo caso con tecnologia ibrida plug-in.
Quale conviene? La risposta varia in base al profilo utente: con colonnina a casa o sul lavoro e impiego a breve raggio, ok Touareg eHybrid (da 86.800 euro), la cui percorrenza EV è però un po’ scarsa (50 km). Pendolare autostradale? Touareg TDI (da 83.500 euro) tutta la vita. Che per Touareg diesel, sarà breve…