Il test
Huracàn Sterrato, la Lamborghini che non teme nulla
Al volante della superar esclusiva che può concedersi una scampagnata: è più alta da terra ma in pista vola
Anche i ricchi piangono. Di fronte ad un pavé, una buca, un dissuasore, rampe ripide, per non parlare di quella carraia massacrata dal passaggio del trattore, anche a un proprietario di supersportive scendono lacrime isteriche. Huracàn Sterrato (solo 1.499 unità) esiste proprio per assecondare il più bizzarro dei capricci dei clienti Lamborghini: fare le cose normali. Meglio ancora: fare cose semplici su strada, fare cose straordinarie in pista, infine fare cose estreme che di solito si fanno con un super Suv, anzi no, soltanto con un fuoristrada vecchio stile. Tutto quanto nell’arco di una giornata sola e a bordo di una sola auto.
Il parco giochi Lambo già ospitava Urus, ma vuoi mettere il contrasto psicopatico tra le affilate forme a cuneo di Huracàn, l’assetto di una Gruppo B da rally, infine il grido di un 10 cilindri ad informicolarti i timpani? Sterrato è la Huracàn «paradossale», ma anche - forse - la più divertente in assoluto della compagnia. Già, perché rispetto a Huracàn Evo, e ancor di più Huracàn STO, la «baby» Lambo che declina in chiave supercar la formula di un’Audi allroad è la più comoda e anche quella che mette a suo agio pure il driver meno avvezzo ad una cellula abitacolo biposto, piena di comandi «extraterrestri» e con visuale periferica da… sommergibile.
Sterrato solleva il telaio di 4,4 cm (e lo allarga anche di 3 cm), quel tanto che basta a non soffrire un senso di «nanismo» quando sfili alla tua destra un convoglio di tir in autostrada. Ancora più importante, gli ammortizzatori sono registrati su un profilo più «pacifico» e prevedono una maggiore escursione, mentre i cerchi da 19” sono avvolti da pneumatici dalla spalla più alta («barra 40» anziché 30): puoi goderti l’esperienza anche se la strada non è stata riasfaltata il giorno precedente. Questo, nota bene, senza che il telaio perda in alcun modo le sue proprietà di precisione, agilità, equilibrio tra avantreno e retrotreno, un equilibrio millimetrico in favore del quale la meccanica (trazione integrale con differenziale autobloccante posteriore) chiede aiuto all’elettronica.
A proposito: hai sempre tre driving mode, ma con la mappatura Corsa che viene sostituita dalla modalità Rally, simile alla Sport, ma con minime sfumature (impercettibili a chi non avesse il sistema nervoso a fior di pelle) dedicate ai fondi a precaria aderenza. D’accordo: il sottoscocca in alluminio, i brancardi rinforzati, i Bridgestone «runflat» con 80 km di autonomia in caso di foratura, infine la presa d’aria sul tettuccio per far respirare il 5.2 V10, tutto quanto è stato collaudato dai tecnici di Sant’Agata dal deserto di Dubai alle nevi di Babbo Natale. Ma per avventurarsi su percorsi off-road a bordo di un giocattolo da 269 mila euro, serve un briciolo di masochismo. O una manciata di altre Lambo che ti aspettano in garage.
Ah sì, il motore: una sgambata tra le campagne che si perdono oltre il circuito di Imola, sede lo scorso weekend del più grande raduno Lanborghini di sempre, è sufficiente per trascorrere le settimane successive ossessionati giorno e notte dal suo timbro. Performance a parte (vedi scheda tecnica), dare gas in rettilineo o in uscita da un tornante sazia il proprio ego meglio di una cena a base di carne di Toro iberico. Questo anche senza arrivare a fondo corsa: che tu guidi una Huracàn piuttosto che una Panda, non significa che puoi ignorare i limiti (anzi, sarai il «paziente» preferito della Polizia). Parzializzi l’acceleratore, ma hai ben chiaro quale immenso potenziale rimane inespresso. Con in più il vantaggio che al volante di Sterrato sai che non «raschierai» il fondo. Inteso il fondo della strada: il fondo del conto corrente, i comuni mortali lo oltrepasserebbero solo con gli accessori. Tipo il rollbar in titanio o gli interni in Alcantara. Verde Sterrato, ovviamente. Benvenuti su quel mondo parallelo che non sa cos’è una crisi.
L'identikit
Lamborghini Huracàn Sterrato
Motore 5.204 cc, 10 cilindri a V di 90°Potenza 610 Cv a 8.000 giri/min.Coppia 560 Nm a 6.500 giri/min.
Cambio automatico doppia frizione a 7 rapporti
Trazione integrale a controllo elettronico
Prestazioni 0-100 km/h in 3”4. 0-200 km/h in 9”8. Vel. max. 260 km/h
Prezzi da 269.000 euro