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Dfsk, continua l'avanzata cinese: ecco i Suv E5 e Glory 600
Entrambi 7 posti, il primo è ibrido plug-in
Dfsk era già sbarcata in sordina in Italia ma ora, con il lancio del primo modello plug-in - E5 - e di Glory 600, due Suv dalle dimensioni generose, alza la voce. La presenza del management cinese al primo evento in Italia per il brand cinese importato e distribuito da China Car Company è il segnale che la Casa vuole fare sul serio anche nel nostro Paese. Del resto l'"invasione" di brand cinesi è il fenomeno del momento e sarà interessante capire chi ce la farà davvero sul mercato europeo e soprattutto a scapito di chi, visto che il perimetro del mercato difficilmente si allargherà.
Il gioco di scatole cinesi è pià o meno questo: Dfsk - che da vent'anni esporta in 72 Paesi, inizialmente veicoli commerciali - è l'acronimo di Dongfeng Sokon Automobile. Parliamo di un brand che lo scorso anno ha consuntivato mezzo milione di veicoli e oggi di proprietà di Chongqing Sokon Industrial Group, tra le prime 500 aziende in Cina. Che a sua volta è una consociata controllata interamente dal gruppo Seres e nell'azionariato figura l'onnipresente Dongfeng. Tutto chiaro?
Guardiamo le due novità, a partire dalla Phev. E5 è un Suv 7 posti, spazioso (4 metri e 76) che garantisce 80 km in modalità elettrica e un'autonomia complessiva superiore ai 1000 km (0-100 in 6"7, consumo medio di 5,5 litri per 100 km). Il motore è un 1.5 (una costante per tutta la gamma Dfsk, spesso in versione turbo) con cambio Cvt già in classe Euro 6e, la potenza complessiva è di 180 Cv. Il prezzo di 36.888 euro (è full optional) è decisamente basso per la tipologia di vettura. Se vi chiedete il perché di quegli 88 euro, è perché il numero indica fortuna in Cina, quindi tutto il listino (fin dai 17.988 euro della Glory 500) ha il vezzo dell'88. E soprattutto gioca una delle sue carte più importanti, perché il rapporto qualità-prezzo di Dfsk è una delle leve buone per il nostro mercato, ancora scettico sulle auto del Far East. Ma c'è da dire che la garanzia è di 5 anni e che China Car Company sta allestendo una rete capillare di concessionarie (oggi 40, ma supereranno i 100 nel 2025) con tanto di centro post vendita in grado di spedire i pezzi già in magazzino tra 12 e 48 ore. L'attesa potrebbe farsi lunga però se il ricambio deve partire dall'altra parte del mondo...
Abbiamo provato l'altro Suv, il Glory 600 (29.588 euro) sempre 7 posti, seduta salottiera al posteriore e un trionfo di plancia touch al posto guida. I cavalli del 1.5 turbo qui sono 185 e il look un po' anonimo ma pulito e dalla calandra decisa rende Glory 600 un'auto da famiglia ma anche ideale per Ncc o taxi (prevista anche l'omologazione come autocarro, a 5 posti). Non solo: incluso nel prezzo c'è il sistema Gpl messo a punto ad hoc da Landi Renzi. Consente percorrenze superiori ai 250 km solo con il gas abbattendo notevolmente i costi di rifornimento. La dotazione di serie è completissima. Al volante la sensazione non è certo sportiva ma la marcia è fluida, l'insonorizzazione molto buona, peccato per il volante vecchio stile, ancora un po' grosso.