Anteprima
Renault, il ritorno di Twingo (nel 2026). Ecco il concept
Renault sta rispolverando dal proprio illustre passato icone leggendarie, come R4 a R5, da rileggere in chiave elettrica. Ma anche nella storia relativamente più recente là Regie può attingere a piene mani a vetture che hanno segnato la storia dell’auto. E’ il caso di Twingo che nel 1993 rivoluzionò il mondo delle city car con un piccolo grande monovolume. La storia sta per ripetersi: il concept Twingo che Renault svelerà al Salone dell’auto di Parigi attinge a piene mani dal design della prima generazione trasportandolo nella modernità in termini di linee, connettività, design e soprattutto alimentazione, rigorosamente elettrica.
La Twingo che approderà sul mercato nel 2026 nasce sulla stessa piattaforma di R4 e R5, la AmpR small, ma si ferma a 3 metri e 75 di lunghezza (1 e 73 la larghezza, 1 e 47 l’altezza, passo appena sotto i 2 e 50). La 5 porte 4 posti da fuori sembra enorme, potenza del design e promette tantissimo spazio all’interno.
Il cofano spiovente e tondeggiante è in continuità con il parabrezza, la matita è semplice e pulita ma arricchita da inserti e dettagli molto originali. Vedremo quando il concept incontrerà le esigenze di produzione quanto cambierà. Prendiamo ad esempio i gruppi ottici: la sottolineatura dei fari anteriori a Led ricorda la prima Twingo, quelli posteriori sono simili, sembrano sospesi, e riprendono la silhouette di una campana. Belli anche i bumper per proteggere i parcheggi. Ma il dettaglio più sfizioso è il gioco digitale con la losanga anteriore che cela uno schermo in grado di produrre tante animazioni e permetterà anche di comunicare.
Un tocco davvero originale (ma che riprende la primissima Twingo) sono le tre bocchette d’aria a sinistra sul cofano. Originale anche il nuovo logo, con la T che diventa un +, la n che riproduce la sagoma dei fanali e la g che somiglia a un pointer dei navigatori.
Grandi superfici vetrate per aumentare la luminosità interna, con il lunotto posteriore che ricorda un grande oblò a sbalzo. Si fa notare al centro della levigatissima fiancata la maniglia rotonda (che rievoca quella originale) illuminata e “sfondata” nella portiera posteriore. La seconda maniglia è nascosta nella parte alta della portiera posteriore.
Il prezzo? Un po’ presto per parlarne, ma l’Ad Luca De Meo è stato chiarissimo fin dall’inizio del progetto: il prezzo deve stare sotto i 20mila euro.