la sportiva

Nissan Ariya Nismo, 435 Cv elettrici

Paolo Ciccarone

Quando leggi la parola Nismo non ti puoi sbagliare: la sigla sta a indicare Nissan Motorsport, ovvero la versione più pompata e cattiva del marchio nipponico. E a fregiarsi del logo Nismo stavolta è niente meno che Ariya, il Suv elettrico che coi suoi 435 CV tira fuori tutta la cattiveria e la grinta che in origine non era previsto per questo veicolo.

La base è quella della 4WD, con la trazione integrale e la batteria da 87 kWh, inclusi i due motori (uno per ciascun asse): i 129 CV in più sono ottenuti con una differente gestione elettronica. Ed è qui che esce tutto il pepe e la cattiveria di Ariya che si trasforma in una sportiva con prestazioni da sportiva: 5 secondi da 0 a 100 orari, velocità massima di 200 km/h (da godere in pista), cerchi da 20 pollici con gommatura 255/45 a spalla ribassata. Cosa che influisce sul confort di marcia e specie sulle buche delle nostre strade.

Un insieme di prestazioni e rifiniture che fanno di questa Ariya più un oggetto di culto, nella tradizione Nissan (basti ricordare le GTR o le 370 Z dei tempi andati). La casa promette 417 km in un tragitto misto, mentre le versioni meno potenti passano i 500 km. Questo in teoria, perché molto dipende da come si guida e come si dà di gas, pardon, di attuatore: diciamo che attorno ai 370-380 km se si sta “leggeri” sull’acceleratore ci si può arrivare, senza aria condizionata accesa o riscaldamento.

In corrente continua la “pila” accetta al massimo 130 kW: non sono molti, ma con il caricatore da 22 kW (di serie) dalle più diffuse colonnine in corrente alternata per il 10-100 per cento si dichiara un tempo di ricarica di cinque ore. Su strada i 2200 kg si sentono in curva, in accelerazione vola che è un piacere e sentire solo il sibilo del vento e (poco) del motore elettrico fa una certa impressione. Volante diretto, specie in modalità Nismo (la cattiva), sospensioni più rigide per essere meno…pantofolaia rispetto alla versione standard. Interni rifiniti con gusto ed eleganza, comandi touch che con le plastiche utilizzate a volte si fatica a far funzionare, dovendo premere un paio di volte per essere certi che abbia preso il comando voluto.

Bagagliaio da 415 litri, non tanti e non pochi, soglia di carico alta da terra. Per il look, splitter anteriori, bavette, alettoncini e altro oltre all’estetica, servono a livello aerodinamico. Cosa che non guasta se si tira davvero. Prezzi a partire da 65.845 euro. Non pochi a dire il vero, ma qui c’è tutto davvero. In elettrico, ovviamente: guida autonoma livello 2 (1500 euro optional), trazione integrale, rifiniture al top, cerchi da 20 pollici etc etc. Ci fosse pure a benzina…Scusate, ci siamo fatti prendere la mano.