al volante
Skoda Elroq, il Suv compatto elettrico per la famiglia
Look, spazio, contenuti e il solito "simply clever": da 34.500 euro
Adesso che Skoda sta entrando nel cuore degli italiani (record di vendite nel 2024 con 38.117 immatricolazioni), forse è il momento per la storica casa di Blada Moleslav di accelerare anche sull'elettrico: sulla piattaforma di mamma Volkswagen che vanta una nidiata numerosa il fiocco azzurro è per il nuovo Suv compatto Elroq che debutta questo fine settimana sul nostro mercato.
Lo fa con un misto di innovazione e "tradizione": l'innovazione è evidente dal nuovo corso del design che Skoda ha definito Modern Solid e finalmente svecchia l'immagine di un brand abituato da sempre più alla sostanza che ai fronzoli, frontale aggressivo, scolpiture decise anche al posteriore, gruppi ottici di grande personalità e addio al logo con la mitica freccia alata sostituito dal nome del brand come già era accaduto un po' di tempo fa sul posteriore dei modelli a combustione interna. La "tradizione" è appunto una piattaforma modulare su cui abbiamo visto nascere tanti modelli (la famiglia ID Volkswagen, un paio di Cupra, Audi Q4 e Q5) a partire da Enyaq, pioniera dell'elettrico Skoda a cui è toccato il compito ingrato di azzannare il mercato con un modello elitario.
Elroq ha invece le carte giuste, intanto perché le dimensioni da Suv compatto di famiglia lo piazzano nel cuore del mercato (12 millimetri sotto i 4 metri e mezzo) garantendo spazio a bordo, un bagagliaio generoso, autonomia rassicurante e un prezzo competitivo. Ovviamente senza rinunciare al proverbiale "simply clever" che - se cercate bene - spunterà in ogni angolo di Elroq.
Due parole sul look: il frontale denota personalità ma anche tanto lavoro, perché l'elegante fascia nera che raccorda i gruppi ottici (anche i bellissimi Matrix Led, ma opzionali) nasconde bene radar e telecamera essenziali per i dispositivi di sicurezza, mentre le feritore laterali hanno funzione aerodinamica e aiutano a fissare il Cx a 0.26. Plasmato il posteriore con i caratteristici fari a C, mentre la vista laterale ricorda molto da vicino la cugina Enyaq.
La stessa impressione si avverte a bordo: abitacolo dominato da una plancia ampia e lineare che ospita lo schermo da 13" di serie con navigatore connesso e traffico in tempo reale oltre al digital cockpit da 5" che una palpebra protegge dalle ingerenze del sole rendendo ben leggibile ogni dato. Al centro del tunnel il phone box ventilato per la ricarica wireless di ben due smartphone (ah, le prese Usb-C a 45W caricano in fretta anche tablet e pc).
A prima vista non si direbbe ma in Skoda ci assicurano che molti dei materiali sono riciclati (e riciclabili): la sostenibilità in questo caso fa rima con qualità perché tutto al tatto lascia un'ottima impressione.
Prima di passare ai motori facciamo un salto in fondo, perché il bagagliaio merita un capitolo a parte. Qui Skoda è veramente Skoda, facendo sfoggio di soluzioni pratiche e intelligenti. Intanto il volume, 470 litri (1580 abbattendo i sedili) consente veramente tanto. C'è un doppio fondo per nascondere oggetti di varie dimensioni, ma se serve tutto lo spazio è estraibile. Si abbassa così la soglia permettendo carichi importanti. Ai lati: presa 12 Volt, spazi per oggetti e retini. In alto: il telo copribagagli ha due opzioni possibili, abbassandosi per creare due piani. E ancora: tappetino anche in gomma e soprattutto una soluzione geniale per il cavo di ricarica, al riparo in una rete sotto il copribagagli per non portare via spazio ai bagagli. In caso di pioggia o se è sporco meglio optare per il doppio fondo. Non è finita: a sinistra del portellone è custodito il classico raschiaghiaccio Skoda. Perché non è più nello sportellino del carburante (anzi dell'energia)? Perché quando si lascia l'auto in ricarica rimane aperto... Già che ci siamo: nelle portiere anteriori c'è sempre lo scomparto per gli ombrellini. Quello lato guidatore è di serie. Dobbiamo ancora accendere il quadro e di cose da raccontare Elroq ne ha parecchie...
Eccoci allora al volante, da dove è sparito il logo che ritroviamo però nei mozzi delle ruote: se Skoda lo abbandonasse del tutto ne perderebbe i diritti dopo dieci anni. Meglio custodire il patrimonio...
Dunque, Elroq è un Suv puramente elettrico. Le sigle che distinguono le versioni riguardano i kWh della batteria Nmc a bordo: 50, 60 e 85 (più avanti arriverà anche la 85x, versione integrale con un secondo motore elettrico al posteriore). In corrente alternata caricano tutti a 11 kWh, in continua rispettivamente a 145, 165 e 175 kWh ma con minutaggi simili per passare dal 10 all'80%, 24' (28' per la 85). I prezzi partono da 34.500 euro per spingersi fino ai 45.650 della 85 in versione Sportline. La politica di Skoda è chiara: il prezzo è equivalente, anzi spesso più basso, della corrispondente versione endotermica. Un esempio per capirci meglio: la Elroq 60 da 204 Cv (considerata il target ideale per il nostro mercato) costa 38.500 euro contro i 39.950 del Karoq 2.0 TDI 150 Cv... Volete sapere quanto costa percorrere 100 km con Elroq? Caricando a casa 4,8 euro, nell'utilizzo misto (caricando alle colonnine esterne) si sale a 8,7 euro. Solo con il gas (uscito dai listini) si farebbe meglio, altrimenti diesel (da 8 a 9,6 euro nei modelli Skoda corrispondenti) e benzina (12,6) sono più cari.
E contro le ansie da autonomia (si arriva fino a 580 km con il modello più performante) nella formula Clever Value Skoda aggiunge alla possibilità di restituire, sostituire, rifinanziare Elroq dopo 36 mesi anche 10mila km di ricarica inclusi con un voucher Elli.
Certo, il pubblico italiano è ancora abbastanza dubbioso di fronte all'elettrico, e non c'è da stupirsi. Potrebbe ricredersi alla guida di Elroq: sempre fluida, ovviamente silenziosa (un po' di rotolamento di troppo, però c'è), ha uno spunto brillante ma non da inchiodare inutilmente al sedile. L'interfaccia è intuitiva e più razionale e offre tante di quelle possibilità che non iniziamo nemmeno ad elencarle, basterà dirvi che Elroq parcheggia anche da sola memorizzando fino a 5 parcheggi diversi... La visibilità è molto buona, il volante preciso e con un raggio di sterzata da citycar, per frenare meglio abitarsi al selettore B per una guida sostanzialmente "one pedal" che offre subito confidenza.
Se, infine, la ventata di novità di allestimenti che "osano" perfino impunture e cinture arancioni ci piace molto, la seduta ci è invece parsa buona ma non comodissima. Del resto, trovare un difetto al rigore di Skoda è sempre stato un impegno arduo.
Adesso però inizia la partita più difficile per Elroq: provare a conquistare il cuore degli elettroscettici...