Il test

Nuova Audi Q3. La best seller è tutta nuova: muscoli, spazio, tecnologia. Ecco come va

Aldo Tagliaferro

Terza generazione per tutti i gusti: plug-in, mild hybrid, benzina e diesel. Da 42.500 euro

È l’Audi più importante, quella che si prende la fetta più consistente di vendite. E non stupisce che abbia una Q davanti in un mondo irrimediabilmente dominato dai Suv. Parliamo di Audi Q3: la terza generazione raccoglie un'eredità pesante pesante: dal 2011 ne sono state vendute 2 milioni, 155mila solo in Italia.

Partiamo dal look, più moderno, muscoloso e sportivo con dimensioni leggermente riviste e più armoniche: se la larghezza è immutata (1 e 86, qualche millimetro in più), la lunghezza cresce di quasi 5 cm a 4 metri e 53 mentre il tetto di abbassa di un centimetro e mezzo a 1 e 60. Il frontale - di notevole impatto - dà carattere a Q3: di gran presenza, incorpora un single frame ampliato e rialzato rispetto alla “vecchia” Q3 ma i gruppi ottici assottigliati alleggeriscono il design. Al posteriore linee filanti nelle quali spiccano la fascia luminosa “coast to coast” e i 4 anelli illuminati, proprio come sulla  prestigiosa A6 e-tron. Ecco, Q3 riceve molto - dentro e fuori - dai modelli al top di gamma di Ingolstadt.

Entriamo, allora. Più dei nuovi materiali di buona consistenza a colpire è il palcoscenico digitale, con una nuova interfaccia grafica per il display centrale da 12”8 e per il virtual cockpit da 11”9; piacciono le icone ingrandite e ridisegnate su sfondo chiaro, mentre nel quadro strumenti le indicazioni dei sistemi di assistenza e le mappe si leggono in modo chiaro. La novità più originale riguarda il volante: dietro alla razza una barra elegante raccoglie alle due estremità i nuovi comandi al volante: a destra il selettore del cambio, a sinistra le luci e il tergicristallo. Dopo pochi minuti si famigliarizza con i comandi mentre lo schermo curvo e inclinato verso il conducente mette a proprio agio.

Come nell'alto di gamma, l’infotainment comprende Android automotive OS, l’assistente vocale con funzione di autoapprendimento. Pure troppo, perché se non si seleziona la modalità “Hey Audi” ascolta tutto e cerca di aiutarci anche quando non ne abbiamo bisogno... Ma si sa, dovremo abituarci a convivere con l’intelligenza artificiale. A proposito di machine learning: il Lane parking di Audi Q3 apprende fino a cinque manovre che memorizza e replica. Anche in retromarcia, fino a 50 metri e 10 km/h.

Parecchia attenzione è stata posta dagli ingegneri Audi all’illuminotecnica: sono disponibili (ma solo all’interno di un pack da 3.600 euro) i proiettori Matrix Led digitali e i gruppi ottici Oled visti finora solo sull’ammiraglia Q8; debutta nei gruppi ottici anche un nuovo modulo micro Led: lo spessore è quello di un capello ma genera fasci di luce nitidi anche nel contrasto fra coni d’ombra e luce. Riesce a proiettare un fascio nella corsia di marcia (mentre in manovra lo amplia) includendo dei segnali, come il fiocco di neve o la presenza di un cantiere.

Con il Drive select evoluto di serie è ora possibile selezionare il nuovo programma offroad+ che armonizza l’intervento dello sterzo e della coppia. Già, perché è vero che la prima motivazione d’acquisto di Audi Q3 non è la trazione integrale (c’è anche anteriore, comunque) però il Suv medio dei quattro anelli sa cavarsela bene anche lontano dall’asfalto
Quanto agli Adas, c’è di tutto. Limitiamoci a segnalare il debutto di alcuni sistemi evoluti, come l’Emergency assist 2.0 che se avverte un problema serio nel guidatore non solo rallenta l’auto ma la porta a fermarsi nella corsia di emergenza, aziona le 4 frecce e attiva la chiamata d’emergenza. L’assistente adattivo alla guida invece ora funziona anche senza segnaletica orizzontale.  

Passiamo alla guida che si declina con tre varianti di assetto: standard, sportivo e con ammortizzatori a doppia valvola. Il cambio è il collaudato S tronic a doppia frizione. Dentro il cofano non c’è che l’imbarazzo della scelta: la versione plug-in hybrid combina un nuovo 1.5 benzina ciclo Miller con l’elettrico per sviluppare 272 Cv; poi c’è il mild hybrid con il 1.5 Tfsi turbo e il 48 Volt (150 Cv); per i più tradizionalisti il 2.0 Tfsi quattro si declina con 204 e 265 Cv, resiste anche il diesel 2.0 TDI 150 Cv.

La novità più interessante, in termini di motore, è il Phev che manda in pensione il 1.4, aggiunge 27 Cv e migliora la densità della batteria da 25,7 kWh con un range in puro elettrico che praticamente raddoppia fino a 119 km. Altra novità importante: la ricarica in DC è fino a 50kW consentendo il classico 10-80% in meno di 30’, best in class. In corrente alternata si passa dai 3,7 kWh di prima agli attuali 11 kWh, un bel salto.

Chi invece il salto lo fa all’indietro è il listino, grazie a un lavoro certosino di Audi Italia. Il prezzo del modello diesel scende addirittura di 1300 euro a quota 43.800. L'entry level è rappresentato dai 42.500 euro della versione mild hybrid  mentre la e-hybrid fissa l’asticella a 49.800 euro.
Noi abbiamo testato la versione mild hybrid: buona posizione di guida che si trova in tempi rapidi, ottima visibilità e comandi ergonomici sia al volante che sulla plancia. Nonostante i vetri acustici anteriori, il 1.5 quando si accelera a fondo si “sente”, ma la reattività è molto buona sia in accelerazione che in ripresa.

Secondo noi

CI PIACE
Design pulito ma di impatto. Sterzo preciso nel misto veloce e comodo nel caos urbano. Originale la barra dei comandi che include il cambio dietro al volante. Palcoscenico digitale da applausi.
NON CI PIACE
I fari Matrix Led disponibili solo in un pack da 3.600 euro. Quando si accelera a fondo il motore termico si «sente». Bisogna imparare a convivere con l'AI di bordo.


L'evento: Audi riparte da Palermo
La première italiana di Q3 Sportback

Con «Movimento di avanguardia» Audi ha celebrato la première nazionale di Audi Q3 Sportback nel suggestivo contesto del Molo Trapezoidale di Palermo, spazio architettonico frutto di una recente rigenerazione urbana. Un dialogo fra Audi e il territorio per raccontare un’affinità di vedute nell’intercettare e valorizzare realtà che si muovono nella direzione dell’avanguardia.