In otto itinerari tutta la magia e la bellezza di Parma
LA PILOTTA ED I SUOI MUSEI
Concepito originariamente come contenitore per ospitare i servizi della corte farnesiana, il palazzo della Pilotta fu iniziato intorno al 1583, durante gli ultimi anni del ducato di Ottavio Farnese (1547-1586). I lunghi corridoi disposti ortogonalmente a delimitare una vera e propria “cittadella”, con il suo sistema di cortili interni, erano destinati a contenere magazzini, scuderie, caserme, nonché una grandiosa sala d’armi poi trasformata in teatro di corte. Oggi raccoglie le principali istituzioni culturali della città. Un viaggio fra arte e storia inizia dal Teatro Farnese, suggestiva opera dell’Aleotti per Ranuccio I, distrutto da un bombardamento nel 1944 e poi ricostruito secondo il progetto originale. Sull’ampio scalone che porta al teatro si aprono la Galleria Nazionale (0521 233309) con signi? cative opere di Correggio, Parmigianino e del Cinquecento parmense; il Museo Archeologico (0521 233718), nato per ospitare i reperti degli scavi di Velleia ed oggi con importanti testimonianze della civiltà Terramaricola; la Biblioteca Palatina, ricca di pregiati volumi, e il Museo Bodoniano (0521 220411), dedicato a Bodoni, principe dei tipogra? , che conserva le attrezzature originali per la stampa.
PARMA E LA MUSICA
Nel cuore della città il Teatro Regio (0521 203993) è diventato il tempio del melodramma verdiano. Fu costruito tra il 1821 e il 1829 in stile neoclassico per volontà della Duchessa Maria Luigia. In piazzale San Francesco, nello storico Palazzo Cusani, sede della Casa della Musica (0521 031170), ha trovato posto l’Archivio Storico del Teatro Regio, il museo multimediale ed una biblioteca con attenzione particolare a Verdi e Toscanini. Di fronte, nell’ex chiesa di Santa Elisabetta, la Casa del Suono (0521 031103) raccoglie una ricca raccolta di strumenti di comunicazione e riproduzione sonora, dal fonografo all’mp3. Bisogna attraversare Parma e giungere nell’ Oltretorrente per visitare la Casa Natale di Toscanini (0521 285499) ricca di cimeli che ne raccontano la parabola artistica e creativa.
NAPOLEONE E MARIA LUIGIA
Una full immersion nella storia del Ducato la offre il Museo Glauco Lombardi (0521 233727) collocato nel Palazzo di Riserva (strada Garibaldi 15) che guarda su Piazzale della Pace. Il Museo, nato dalla passione collezionistica del colornese Glauco Lombardi (1881-1970), raccoglie testimonianze storiche e artistiche di grande interesse su Maria Luigia d’Asburgo e Napoleone Bonaparte, oltre a numerose opere e preziosi documenti relativi al Ducato di Parma nei secoli XVIII e XIX.
I PARCHI DELLA STORIA
Riportato all’antico settecentesco splendore grazie ad una risistemazione, il Giardino Ducale con il suo Palazzo (0521 508184) ripropone l’aspetto “alla francese” voluto dai Borbone, fra architettura verde, statue ed elementi decorativi. All’interno il Palazzetto Eucherio Sanvitale, esempio di architettura del primo ‘500, offre affreschi in stile baglionesco ed altri che richiamano la pittura veneta. Una passeggiata attraverso il cuore della città porta alla Cittadella (via Passo Buole), realizzata dai Farnese alla ? ne del ‘500 secondo le più moderne progettazioni militari, ed oggi parco pubblico.
LA PIAZZA DELLA CATTEDRALE
La Cattedrale (0521 208699), dedicata a Maria Assunta, si presenta come una delle più alte espressioni del romanico padano. All’interno affreschi cinquecenteschi, la Deposizione dell’Anelami e la cupola del Correggio. Si affaccia sulla splendida piazza di fronte al Palazzo Vescovile dove ha sede il Museo Diocesano (0521 208699) con reperti archeologici, il lapidario della cattedrale, i mosaici dell’antica basilica paleocristiana e le statue originali esterne del Battistero. Il Battistero (0521 208699), fusione fra romanico e gotico, iniziato nel 1196 dall’Atelami e dalle sue maestranze e completato nel 1307, presenta un ricco apparato scultore e pittorico.
LE CHIESE
Dietro alla Cattedrale il complesso monastico benedettino di San Giovanni (0521 235311) si caratterizza per i chiostri e la chiesa, che risale al X secolo ma è stata ricostruita tra ‘400 e ‘500. Splende la cupola del Correggio, alcuni affreschi giovanili del Parmigianino che qui guardò dipingere l’Allegri e nel monastero la Biblioteca con oltre 20 mila volumi. Poco distante la Storica Spezieria (0521 508532) conserva strumenti e manoscritti che documentano l’antica farmacologia fra mobili del Seicento. In via Garibaldi, poco distante dall’omonima piazza, c’è la chiesa di Santa Maria della Steccata (0521 234937) imponente e grandiosa costruzione a croce greca costruita tra il 1521 ed il 1539 da Gianfrancesco e Bernardino Zaccagni e sormontata dall’elegante cupola disegnata da Antonio da Sangallo il giovane. La chiesa, dove dipinse Parmigianino, è nata dalla volontà popolare attorno alla Madonna, considerata miracolosa, dipinta su di uno steccato ed il cui frammento quattrocentesco è conservato nell’abside.
L’OLTRETORRENTE
La chiesa della Santissima Annunziata (0521 234449) è uno dei monumenti più belli del Cinquecento. La costruzione fu iniziata nel 1566 per volere del Duca Ottavio Farnese, su disegno di Gian Battista Fornovo, sui resti di un convento francescano. All’interno si aprono 10 cappelle laterali decorate e arricchite con opere di molti artisti tra cui Luca e Giovanni Battista Reti, Biagio Martini, Giuseppe Sbravati, Sebastiano Galeotti. Il complesso conventuale adiacente comprende anche una ricca Biblioteca con oltre 12.000 preziosi volumi. Nel Convento vi è inoltre la Camera di Padre Lino, dove si conservano il letto, l’inginocchiatoio, i sandali, il Breviario e altri oggetti personali. Da vedere anche la Chiesa del Quartiere a pianta centrale e a base esagonale, disegnata dall’Aleotti, attivo a Parma nei primi decenni del XVII secolo.
I MUSEI
Oltre alle istituzioni museali in Pilotta, Parma ha anche altri musei di speci? co interesse. Nell’ex Monastero di San Paolo sono collocate nella Pinacoteca Stuard (0521 508184) la quadreria comunale con opere dal Trecento al Novecento frutto di donazioni, in particolare di quella del nobile Giuseppe Stuard, e il Castello dei Burattini (0521 031631), con la vasta collezione raccolta in sessant’anni di attività da Giordano Ferrari, maestro burattinaio. Nei locali adiacenti la chiesa della Steccata il Museo Costantiniano (0521 282854) raccoglie la ricca collezione dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio, ricca di oggetti di culto e liturgici, tra cui preziosi argenti, dipinti e cimeli. A Palazzo Sanvitale, in strada Cairoli, il Museo Amedeo Bocchi e Renato Vernizzi (0521 228289) presenta una ricca collezione dei due pittori parmigiani. Poco distante, in Borgo Retto, lo Studio Museo Carlo Mattioli (0521 230366) a Palazzo Smeraldi apre al pubblico l’atelier del Maestro e le opere da lui realizzate nel tempo ed appartenenti alla collezione personale. A Palazzo Bossi Bocchi, nel Museo Fondazione Cariparma (0521 532111) in strada al Ponte Caprazucca, si può riscoprire l’attività artistica parmigiana dal XVII al XX secolo fra dipinti, ceramiche arredi, stampe ed una collezione di cartamoneta. Il Museo d’Arte Cinese e sezioni Etnogra?che (0521 257337), in viale San Martino, propone una delle collezioni più ricche del Paese.
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LA PILOTTA ED I SUOI MUSEI
Concepito originariamente come contenitore per ospitare i servizi della corte farnesiana, il palazzo della Pilotta fu iniziato intorno al 1583, durante gli ultimi anni del ducato di Ottavio Farnese (1547-1586). I lunghi corridoi disposti ortogonalmente a delimitare una vera e propria “cittadella”, con il suo sistema di cortili interni, erano destinati a contenere magazzini, scuderie, caserme, nonché una grandiosa sala d’armi poi trasformata in teatro di corte. Oggi raccoglie le principali istituzioni culturali della città. Un viaggio fra arte e storia inizia dal Teatro Farnese, suggestiva opera dell’Aleotti per Ranuccio I, distrutto da un bombardamento nel 1944 e poi ricostruito secondo il progetto originale. Sull’ampio scalone che porta al teatro si aprono la Galleria Nazionale (0521 233309) con signi? cative opere di Correggio, Parmigianino e del Cinquecento parmense; il Museo Archeologico (0521 233718), nato per ospitare i reperti degli scavi di Velleia ed oggi con importanti testimonianze della civiltà Terramaricola; la Biblioteca Palatina, ricca di pregiati volumi, e il Museo Bodoniano (0521 220411), dedicato a Bodoni, principe dei tipogra? , che conserva le attrezzature originali per la stampa.
PARMA E LA MUSICA
Nel cuore della città il Teatro Regio (0521 203993) è diventato il tempio del melodramma verdiano. Fu costruito tra il 1821 e il 1829 in stile neoclassico per volontà della Duchessa Maria Luigia. In piazzale San Francesco, nello storico Palazzo Cusani, sede della Casa della Musica (0521 031170), ha trovato posto l’Archivio Storico del Teatro Regio, il museo multimediale ed una biblioteca con attenzione particolare a Verdi e Toscanini. Di fronte, nell’ex chiesa di Santa Elisabetta, la Casa del Suono (0521 031103) raccoglie una ricca raccolta di strumenti di comunicazione e riproduzione sonora, dal fonografo all’mp3. Bisogna attraversare Parma e giungere nell’ Oltretorrente per visitare la Casa Natale di Toscanini (0521 285499) ricca di cimeli che ne raccontano la parabola artistica e creativa.
NAPOLEONE E MARIA LUIGIA
Una full immersion nella storia del Ducato la offre il Museo Glauco Lombardi (0521 233727) collocato nel Palazzo di Riserva (strada Garibaldi 15) che guarda su Piazzale della Pace. Il Museo, nato dalla passione collezionistica del colornese Glauco Lombardi (1881-1970), raccoglie testimonianze storiche e artistiche di grande interesse su Maria Luigia d’Asburgo e Napoleone Bonaparte, oltre a numerose opere e preziosi documenti relativi al Ducato di Parma nei secoli XVIII e XIX.
I PARCHI DELLA STORIA
Riportato all’antico settecentesco splendore grazie ad una risistemazione, il Giardino Ducale con il suo Palazzo (0521 508184) ripropone l’aspetto “alla francese” voluto dai Borbone, fra architettura verde, statue ed elementi decorativi. All’interno il Palazzetto Eucherio Sanvitale, esempio di architettura del primo ‘500, offre affreschi in stile baglionesco ed altri che richiamano la pittura veneta. Una passeggiata attraverso il cuore della città porta alla Cittadella (via Passo Buole), realizzata dai Farnese alla ? ne del ‘500 secondo le più moderne progettazioni militari, ed oggi parco pubblico.
LA PIAZZA DELLA CATTEDRALE
La Cattedrale (0521 208699), dedicata a Maria Assunta, si presenta come una delle più alte espressioni del romanico padano. All’interno affreschi cinquecenteschi, la Deposizione dell’Anelami e la cupola del Correggio. Si affaccia sulla splendida piazza di fronte al Palazzo Vescovile dove ha sede il Museo Diocesano (0521 208699) con reperti archeologici, il lapidario della cattedrale, i mosaici dell’antica basilica paleocristiana e le statue originali esterne del Battistero. Il Battistero (0521 208699), fusione fra romanico e gotico, iniziato nel 1196 dall’Atelami e dalle sue maestranze e completato nel 1307, presenta un ricco apparato scultore e pittorico.
LE CHIESE
Dietro alla Cattedrale il complesso monastico benedettino di San Giovanni (0521 235311) si caratterizza per i chiostri e la chiesa, che risale al X secolo ma è stata ricostruita tra ‘400 e ‘500. Splende la cupola del Correggio, alcuni affreschi giovanili del Parmigianino che qui guardò dipingere l’Allegri e nel monastero la Biblioteca con oltre 20 mila volumi. Poco distante la Storica Spezieria (0521 508532) conserva strumenti e manoscritti che documentano l’antica farmacologia fra mobili del Seicento. In via Garibaldi, poco distante dall’omonima piazza, c’è la chiesa di Santa Maria della Steccata (0521 234937) imponente e grandiosa costruzione a croce greca costruita tra il 1521 ed il 1539 da Gianfrancesco e Bernardino Zaccagni e sormontata dall’elegante cupola disegnata da Antonio da Sangallo il giovane. La chiesa, dove dipinse Parmigianino, è nata dalla volontà popolare attorno alla Madonna, considerata miracolosa, dipinta su di uno steccato ed il cui frammento quattrocentesco è conservato nell’abside.
L’OLTRETORRENTE
La chiesa della Santissima Annunziata (0521 234449) è uno dei monumenti più belli del Cinquecento. La costruzione fu iniziata nel 1566 per volere del Duca Ottavio Farnese, su disegno di Gian Battista Fornovo, sui resti di un convento francescano. All’interno si aprono 10 cappelle laterali decorate e arricchite con opere di molti artisti tra cui Luca e Giovanni Battista Reti, Biagio Martini, Giuseppe Sbravati, Sebastiano Galeotti. Il complesso conventuale adiacente comprende anche una ricca Biblioteca con oltre 12.000 preziosi volumi. Nel Convento vi è inoltre la Camera di Padre Lino, dove si conservano il letto, l’inginocchiatoio, i sandali, il Breviario e altri oggetti personali. Da vedere anche la Chiesa del Quartiere a pianta centrale e a base esagonale, disegnata dall’Aleotti, attivo a Parma nei primi decenni del XVII secolo.
I MUSEI
Oltre alle istituzioni museali in Pilotta, Parma ha anche altri musei di speci? co interesse. Nell’ex Monastero di San Paolo sono collocate nella Pinacoteca Stuard (0521 508184) la quadreria comunale con opere dal Trecento al Novecento frutto di donazioni, in particolare di quella del nobile Giuseppe Stuard, e il Castello dei Burattini (0521 031631), con la vasta collezione raccolta in sessant’anni di attività da Giordano Ferrari, maestro burattinaio. Nei locali adiacenti la chiesa della Steccata il Museo Costantiniano (0521 282854) raccoglie la ricca collezione dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio, ricca di oggetti di culto e liturgici, tra cui preziosi argenti, dipinti e cimeli. A Palazzo Sanvitale, in strada Cairoli, il Museo Amedeo Bocchi e Renato Vernizzi (0521 228289) presenta una ricca collezione dei due pittori parmigiani. Poco distante, in Borgo Retto, lo Studio Museo Carlo Mattioli (0521 230366) a Palazzo Smeraldi apre al pubblico l’atelier del Maestro e le opere da lui realizzate nel tempo ed appartenenti alla collezione personale. A Palazzo Bossi Bocchi, nel Museo Fondazione Cariparma (0521 532111) in strada al Ponte Caprazucca, si può riscoprire l’attività artistica parmigiana dal XVII al XX secolo fra dipinti, ceramiche arredi, stampe ed una collezione di cartamoneta. Il Museo d’Arte Cinese e sezioni Etnogra?che (0521 257337), in viale San Martino, propone una delle collezioni più ricche del Paese.