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Pareti e soffitto ben isolati: mix di comfort e risparmio

Pareti e soffitto ben isolati: mix di comfort e risparmio

25 Ottobre 2017, 05:11

L'estate è ormai un lontano ricordo e l’aria si fa sempre più fresca. È tempo dunque di pensare all’inverno, a quando le temperature scenderanno sensibilmente e in casa si dovrà ricorrere al riscaldamento per avere un po’ di tepore domestico, con conseguenti sforzi economici per sostenere le spese della bolletta. Sforzi che per una buona percentuale saranno vani se l’abitazione non è ben coibentata: infatti,gran parte del calore utilizzato per riscaldare le proprie abitazioni rischia di essere disperso a causa del cattivo isolamento delle pareti,del soffitto o del pavimento della casa.

ADDIO DISPERSIONI Per questo è fondamentale coibentare adeguatamente i punti maggiormente dispersivi,anche attraverso lavori consistenti che, oltre ad usufruire delle attuali detrazioni fiscali, produrranno nel tempo un risparmio in bolletta.

ISOLARE IL PERIMETRO Le pareti più disperdenti sono quelle perimetrali che confinano con l’ambiente esterno; di conseguenza saranno le prime che andranno coibentate. Si possono utilizzare due metodi per l’isolamento delle pareti: cappotto esterno (inserendo lo strato di isolamento sulle pareti esterne dell’abitazione) e cappotto interno (pannelli isolanti inseriti all’interno dell’appartamento). Per chi abita in villa, il sistema migliore è l’inserimento di un cappotto esterno.

I MATERIALI PIÙ IMPIEGATI Quanto ai materiali, sono tre le principali categorie di materiali isolanti impiegate per la fabbricazione di cappotti termici: gli isolanti naturali, dall’esiguo impatto ambientale perché realizzati con derivati animali o vegetali;gli isolanti minerali, anch’essi a basso impatto ambientale, e gli isolanti di sintesi, contraddistinti da valori di conducibilità termica piuttosto bassi.

VERSO IL RICICLO E IL RIUSO:I PILASTRI DELLA BIOEDILIZIA Vivere in una casa fatta con mattoncini Lego è il sogno di ogni bambino e il colombiano Fernando Llanos è quasi riuscito a realizzarlo. Llanos è infatti l’ideatore di un sistema di bioedilizia che sfrutta la plastica riciclata al posto dei “soliti” mattoni. I mattoni di plastica riciclata vengono realizzati attraverso un processo di estrusione durante il quale il materiale si scioglie e viene colato in uno stampo creando un mattone di tre chili, molto simile ai classici blocchi argillosi. Montati e sotto pressione, i mattoni dimostrano ottime prestazioni di isolamento termico e acustico, oltre a una notevole resistenza al fuoco e ai movimenti sismici. Le case sono ben organizzate internamente, in modo da avere due camere da letto, oltre a una cucinina,un salotto e un bagno. Il costo non supera i 20 milioni di pesos colombiani,cioè circa 6 mila euro. Del resto,costruire con materiali da riciclo,pilastro della bioedilizia, è una pratica in forte diffusione.

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