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Riscoprire i valori della terra è un’occasione per i più piccoli

Riscoprire i valori della terra è un’occasione per i più piccoli

26 Aprile 2016, 14:31

È il modo ideale per i più piccoli, ma anche per gli adulti, per riscoprire il rapporto con la terra e saperne apprezzare le ricchezze che ogni giorno arrivano sulla nostra tavola. Sono le fattorie didattiche, luogo ideale per una gita con i bambini ma un’occasione anche per i più grandi per poter scoprire come nascono i prodotti alimentari, come vivono gli animali e quali sono i mestieri della campagna.

Occhio alla qualità
In Emila-Romagna, la rete delle fattorie didattiche è sorta nel 1999 per consolidare il rapporto tra fattorie, il mondo scolastico e i gruppi organizzati. Gli agricoltori della regione sono stati i primi in Italia a impegnarsi a sottoscrivere una Carta della qualità. Oggi sono ormai quasi 400 le strutture che aderiscono ai programmi regionali di agricoltura sostenibile, con produzioni fortemente legate al territorio. Gli agricoltori che hanno aderito al progetto sono diventati figure di riferimento non solo per tramandare le tradizioni, ma anche per insegnare le innovazioni agricole alle nuove generazioni. Anche quest’anno le fattorie dell’Emilia-Romagna saranno aperte al pubblico per tre domeniche di seguito, il 22 e 29 maggio e il 5 giugno. Nell’occasione, saranno proposti programmi di attività ricchi e articolati, di conoscenza della natura e di educazione alla alimentazione e alla sostenibilità riferite al tema di quest’anno, che è la biodiversità. La sfida da vincere è quella della trasmissione del sapere e dei sapori che caratterizzano un patrimonio agroalimentare di riconosciuta salubrità, tradizione e cultura. All’iniziativa aderiscono anche alcuni Musei del gusto e del Mondo rurale. In tutto, in provincia di Parma, sono 24 le strutture aderenti (l’elenco completo con tutte le iniziative in programma è disponibile nella sezione “Agricoltura e pesca” del sito www.regione.emilia-romagna.it).
L’esperienza in fattoria permette di entrare in contatto con il mondo della produzione agricola e di conoscere tutte quelle attività che il vivere in città ha spesso fatto dimenticare: dalla cura degli animali, alla realizzazione di un orto, alla preparazione del cibo di qualità, al recupero delle tradizioni rurali, alla scoperta della natura e del territorio. Un’occasione davvero unica per bambini per scoprire una realtà che spesso è lontana dal loro vissuto quotidiano. Tra le attività didattiche più praticate in fattoria dai bambini ci sono la vendemmia, la raccolta delle olive, ma anche la possibilità di assistere e prendere parte alla produzione di pane e salumi. Tutte esperienze che sono state di recente anche raccontate in un viaggio di immagini e suggestioni attraverso percorsi e laboratori didattici da Piacenza a Rimini, dagli Appennini al mare. Protagonisti del video, realizzato dal Servizio Ricerca, Innovazione e Promozione del sistema agroalimentare dell’assessorato regionale, sono i titolari delle fattorie didattiche e le scolaresche che hanno aderito al motto di pedagogia attiva “Imparare facendo”.

Regione e Accademia firmano un’intesa

Il settore dell’agroalimentare garantisce un posto di lavoro a oltre 300 mila persone in tutta l’Emilia-Romagna. Una filiera che continua a crescere e prosperare, ma che ha bisogno di farsi conoscere attraverso la promozione e allo stesso tempo di sostenere anche l’attività di ricerca. Proprio per centrare questi obiettivi, è stato di recente siglato un protocollo d’intesa fra la Regione Emilia-Romagna e l’Accademia nazionale di agricoltura, sottoscritto a Bologna dall’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, e dal presidente dell’Accademia nazionale dell’agricoltura, Giorgio Cantelli Forti. L’assessore regionale ha ribadito che innovazione, sostenibilità ambientale e qualità gli elementi contraddistinguono la filiera regionale, tratti che “ritroviamo come parte fondamentale anche di questa collaborazione”. Dal canto suo, il presidente Cantelli Forti ha elogiato l’impegno della Regione “a porsi in continuità con i principi che l’hanno guidata per oltre duecento anni di vita”, ma anche la consapevolezza del suo ruolo nella realtà attuale e la necessità “di correlare diversi ambiti di ricerca: ambiente, agricoltura, alimentazione, territorio”.
Il protocollo d’intesa avrà validità fino al 31 dicembre 2018. La sua sottoscrizione è avvenuta in occasione dell’inaugurazione del 209esimo anno accademico della storica istituzione bolognese, fondata nel lontano 1807. L’Accademia ricerca e promuove la conoscenza scientifica sull’agricoltura per contribuire al miglioramento della sostenibilità dell’ambiente.

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