Un nuovo fondo di garanzia per la casa

 
 

E' stato approvato dal Ministero del Tesoro e dall’Abi (Associazione bancaria italiana) un nuovo fondo di garanzia per la casa. Ha una dotazione finanziaria da 650 milioni di euro, che potranno attivare circa 20 miliardi di nuovi finanziamenti. Grazie a questo intervento infatti lo Stato si impegna a farsi garante di una parte del capitale, facilitando l’accesso al credito delle famiglie. Il Fondo - come stabilito da un decreto dello scorso luglio - prevede la concessione di garanzie nella misura massima del 50% della quota capitale di mutui di un ammontare non superiore ai 250 mila euro (per l’acquisto di immobili non di lusso, da destinare ad abitazione principale). I benefici riguardano soprattutto i giovani e i precari, ossia coloro che più faticano ad ottenere garanzie per aprire un mutuo.

Il fondo infatti sostituisce e amplia il raggio d’azione del vecchio fondo «Giovani Coppie», ora non più attivo. Potranno fare richiesta delle garanzie dello Stato tutti coloro che, «alla data di presentazione della domanda di mutuo, non siano proprietari di altri immobili salvo quelli acquisiti in via ereditaria, anche in comunione con altri successori, e in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli». In particolare, hanno priorità di accesso alle risorse le seguenti categorie: giovani coppie, in cui almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni; nuclei familiari monogenitoriali con figli minori; giovani di età inferiore ai trentacinque anni titolari di un rapporto di lavoro atipico; conduttori di alloggi di proprietà degli Iacp. Non solo. L’immobile ad uso abitativo deve essere sito nel territorio nazionale inoltre, non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici) e non deve avere le caratteristiche di lusso indicate nel decreto del Ministero dei lavori pubblici in data 2 agosto 1969, n. 1072.

È previsto un tasso calmierato del finanziamento (tasso effettivo globale (Teg) non superiore al tasso effettivo globale medio (Tegm) pubblicato trimestralmente sul sito del Mef (Ministero dell’economia e delle finanze). Come fare domanda? La domanda di accesso al Fondo va presentata direttamente alla Banca o Intermediario finanziario aderente all’iniziativa cui si richiede il mutuo. L’elenco delle banche ad oggi aderenti, in continuo aggiornamento, è disponibile sul sito di Abi su quello di Consap. Gli interessati possono fare domanda di accesso al Fondo nelle banche in cui si recheranno per richiedere il mutuo, utilizzando la modulistica disponibile sul sito del Dipartimento del Tesoro (www.dt.tesoro.it), sul sito della Consap (www.consap.it) e sui siti delle banche aderenti.

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