Boom dei mutui per i giovani

Per le giovani coppie, il futuro sembra più roseo. Le agevolazioni per l’acquisto della prima casa, che hanno sostituito
il vecchio Fondo Casa, un fondo di solidarietà e garanzia per agevolare incentivi fiscali mirati, nell’anno in corso stanno
dando ottimi frutti.
Lo rivelano in particolare i dati diffusi dall’Abi: con oltre 539 milioni di euro di nuovi mutui garantiti in un anno (il riferimento temporale è compreso tra il febbraio 2015 e febbraio 2016) dal fondo di garanzia per la prima casa, lo strumento pubblico a vantaggio soprattutto delle giovani coppie registra un vero e proprio boom.
Ma a chi si rivolge questo fondo? è destinato alle famiglie che desiderano acquistare l’abitazione principale, con priorità di accesso per le giovani coppie o i nuclei familiari monogenitoriale con figli minori e giovani con contratti di lavoro atipico e un’età inferiore a 35 anni. 
Per quanto riguarda i requisiti per accedere all’agevolazione, va ricordato che la garanzia può essere richiesta da coloro che, alla data di presentazione della domanda di mutuo, non risultino proprietari di altri immobili ad uso abitativo, salvo quelli di cui abbiano acquistato la proprietà per successione e che siano in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli. Come conferma
l’Abi, questo fondo ha rappresentato un ottimo esempio di collaborazione tra banche e istituzioni e si impegna oggi a continuare a favorire l’accesso ai mutui attraverso una dotazione da 550 milioni di euro che potrebbe garantire finanziamenti potenziali per dodici o quindici miliardi di euro.

Ma quali consigli occorre seguire per trovare il mutuo ideale? Necessario prima di tutto scegliere il mutuo con lo spread migliore, in questo modo il tasso sarà più basso. Per conoscere subito il costo reale del mutuo, inoltre, è opportuno
valutare il TAEG, il Tasso Annuo Effettivo Globale, il costo del finanziamento completo di ogni spesa.
Tasso fisso o variabile? Il primo costa in genere di più, ma consente di avere una rata costante per tutta la durata del mutuo; il secondo invece conviene nell’immediato, ma lascia il contraente in balia degli andamenti del mercato finanziario,
con il rischio di veder lievitare la rata.