Non solo una ricca esposizione di meraviglie del passato legate ai settori della pittura, dei gioielli, degli arredi, della scultura e dell’editoria: Gotha, la biennale internazionale di antiquariato che prende il via oggi a Fiere di Parma è anche il momento
ideale per l’approfondimento di temi, personaggi e opere legate a questo mondo. Ed è per questo che, tra le tante
iniziative che arricchiscono il programma della nuova edizione di questa kermesse ci sono anche i Pomeriggi Culturali
che, da lunedì 14 a venerdì 18 novembre, dalle ore 17 alle 18.30, vedranno dialogare studiosi, collezionisti, curatori museali e qualificate personalità esperte delle tematiche che si andranno ad affrontare.
BODONI E LA SOVRANA
Si inizia, quindi, lunedì 14 con l’incontro dal titolo “Perché collezionare Bodoni”, a cura del professor Corrado Mingardi.
Non va infatti dimenticato che il Museo Bodoniano di Parma è il più antico museo della stampa in Italia, inaugurato nel 1963, e che proprio il tipografo di origine piemontese rese la città emiliana la capitale mondiale della stampa a partire dalla
seconda metà del Settecento: una fi gura unica da scoprire o riscoprire, dunque.
Il giorno successivo si parla de “La collezione di Franco Maria Ricci presso il Labirinto della Masone” con Laura Casalis Ricci: un focus sul parco culturale progettato da Franco Maria Ricci nella sua tenuta di campagna a Fontanellato, nel Parmense, in cui
trovano posto oltre cinquecento pezzi che attraversano cinque secoli di Storia dell’Arte, dal XVI al XX secolo. Mercoledì 16 tocca a “Il tanto sospirato momento: premesse, opere e timori dell’ingresso di Maria Luigia a Parma”, in questo caso la dottoressa Francesca Sandrini ripercorre e ricostruisce la complessa situazione politica e amministrativa vissuta dal ducato
nel delicato biennio 1814-1816, fino all’arrivo della sovrana a Parma.
APPROCCI SCIENTIFICI
Suggestivo l’incontro di giovedì 17, a cura di Sandro Parmiggiani: in “Solitudini” viene analizzata infatti questa esperienza con un percorso nell’arte che va da Rembrandt a Hopper passando da de Chirico, in cui si intrecciano solitudini esistenziali, silenzi
ed esili dentro il quotidiano.
Venerdì 18, grazie ad Andrea Rossi, si conclude il ciclo di incontri e si entra nel tecnico di un aspetto sempre più centrale
nel mondo del collezionismo e non solo. “Oltre l’immagine: l’approccio scientifico allo studio delle opere d’arte” vuole infatti approfondire il tema della diagnostica e delle indagini scientifiche applicate alle opere d’arte tra nuove tecnologie e i rischi che gli approcci più moderni possono comportare in questo delicato ambito.
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