Agnello, manzo, pollo e maiale Come scegliere i pezzi migliori

Non tutti i tipi di carne sono adatti per una cottura alla griglia. Alcuni tagli, ad esempio, tendono ad asciugarsi e a diventare
troppo duri. In più, va sempre ricordato che la carne va messa sulla griglia quando è a temperatura ambiente. Per questo motivo è bene tirarla fuori dal frigo circa due ore prima di iniziare la cottura. Se marinate la carne prima di cuocerla, asciugatela bene prima di metterla sulla griglia.
Manzo protagonista La carne di manzo è, in assoluto, quella migliore da fare alla brace.
La sua struttura molecolare è molto adatta alle alte temperature e permette una cottura ottimale. In genere la carne di manzo, se cotta con maestria, rimane abbastanza morbida e gustosa. I tagli più diffusi sono quelli tipici della cucina italiana,
come la classica fiorentina, o la tagliata. Buonissimo e molto tenero anche il filetto. Anche la carne di vitello è molto utilizzata alla brace. La sua struttura è più tenera rispetto a quella di manzo, per cui la cottura è in genere più veloce
Maiale saporito Non si può dare il via ad una grigliata mista senza sua maestà il maiale. Costine, salsicce e spiedini rappresentano il top della carne alla griglia. La presenza di pezzi di grasso permette alla carne di esaltare gusto e morbidezza al palato. La carne di maiale alla griglia ha anche un’altra particolarità: emana un profumo al quale sarà praticamente impossibile resistere. La carne suina ha sempre suscitato qualche polemica per i suoi valori nutrizionali. Sicuramente alcuni tagli sono ricchi di grassi saturi, come la pancetta e la salsiccia, ma se si è alla ricerca di tagli più sani e magri, la lonza è uno di quelli.
Le carni bianche
Anche il pollo è particolarmente adatto per la cottura alla griglia, sia intero che in singoli pezzi. Per il pollo, però, è preferibile
affidarsi ad una marinatura, anche molto semplice con olio, limone ed erbe aromatiche come rosmarino, salvia, pepe nero. In questo modo la carne rimarrà tenera anche dopo la cottura.
Costine d’agnello
La ricetta tipica dell’agnello prevede una cottura lenta al forno, preferibilmente accompagnata con patate. La sua carne, però,
si presta anche per una cottura alla brace, soprattutto per le costine: sono facili da cuocere e hanno un sapore ricco.

Varietà e tempi della grigliata di mare ideale

La grigliata di carne è sicuramente quella più diffusa, ma, specialmente in Italia, paese marinaro per vocazione, una grigliata di pesce non si disdegna mai. Spesso però non vengono seguiti quei piccoli accorgimenti che fanno la differenza tra una cena riuscita e una cena dal retrogusto decisamente poco piacevole.
Il segreto del successo
Per una grigliata di pesce ben riuscita, bisogna compiere i passi giusti, già dal pescivendolo di fiducia, o al banco dedicato al pesce del supermercato preferito.
Qui bisogna fare attenzione a scegliere le varietà giuste: il polpo, per quanto fresco possa essere, ha bisogno di essere lessato prima del breve passaggio in griglia. Meglio un pesce intero dei tranci: sì a orate e spigole, più facili da non rovinare rispetto a un cuore di merluzzo. Sarde e alici, poi, sono squisite, ma la cottura richiede la massima attenzione.
A proposito di cottura: bandito il fuoco troppo alto e le braci troppo roventi, si rischia di rovinare completamente il pesce. Con le griglie a libro e la brace alla giusta temperatura il risultato è garantito.
Se non si dispone della giusta griglia, il rimedio casalingo potrebbe consistere nell’apporre la bistecchiera di ghisa (da oliare bene) sul barbecue, utilizzando le spatole per girare il pesce. 
Un altro consiglio: il pesce non va squamato, perché si sfalderebbe, mentre ai gamberi va tolto il carapace e l’intestino, quel sottile filo nero sul dorso. Infine, un consiglio rivolto più agli invitati che agli organizzatori della grigliata: per una sera, lasciate da parte il bon ton e godetevi il pasto. Con garbo, certi pesci si possono gustare maneggiandoli, proprio come si fa con le costine di maiale, senza rischiare di risultare fuori luogo.