Facilitare il processo innovativo delle aziende è un compito ormai imprescindibile per chi voglia competere sui mercati sia domestici che internazionali. In questo una figura come quella dell'innovation manager diventa fondamentale soprattutto per le piccole e medie imprese. Un dato dell'associazione Obiettivo 50 fa particolarmente riflettere: si calcola infatti che entro il 2020 saranno circa 3.000 gli innovation manager di cui necessiteranno le Pmi su tutto il territorio nazionale.
Ma quali sono i ruoli di un innovation manager?
Ripensare ed aggiornare il modello di business è l'incarico principale di una figura che sta prendendo sempre più piede ai tempi dell'industria 4.0 e di una digitalizzazione che ha pervaso anche i comparti più tradizionali.
In pratica i manager di settore devono ovviamente avere dimestichezza con l'aspetto economico-finanziario dell'azienda ma è importante in special modo che siano capaci di saper leggere con anticipo i trend dell'innovazione per anticipare così la concorrenza.
La contaminazione di idee
L'innovation manager dovrebbe inoltre saper tenere monitorato tutto quello che fermenta tra laboratori universitari e start up con la capacità di carpire eventuali percorsi e progetti all'avanguardia che possano risultare accattivanti per il consumatore finale del prodotto.
Il gap è ancora ampio
I dati degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano non sono al momento confortanti e rivelano come solo il 19% delle Pmi italiane si sia già dotato di una “Direzione Innovazione”. Un divario ancora troppo ampio in ambito europeo da colmare al più presto. L'obiettivo di medio termine è comunque quello, proprio con l'ausilio degli innovation manager, di far diventare quello dell'innovazione un comparto che faccia parte dello stesso ciclo naturale dell'impresa.
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