Spesso sapere cosa fare in caso di attacco cardiaco pur non essendo dei sanitari può letteralmente salvare una vita umana. I primi 8-10 minuti sono decisivi nell'ipotesi in cui la patologia non si riveli fatale.
Tra i sintomi principali di un infarto da tenere bene a mente c'è un improvviso dolore costrittivo al centro del torace, che può irradiarsi al braccio sinistro, al dorso, al collo o alla mascella.
Una volta appurato poi che si tratti effettivamente di un attacco cardiaco bisogna allertare tempestivamente i soccorsi specificando che è proprio quella la natura del problema.
Potrebbero però passare diversi minuti prima dell'arrivo sul posto del 118 e di personale medico qualificato, quindi alcuni suggerimenti su come trattare il paziente sono fondamentali.
In primis si deve cercare di muoverlo il meno possibile, provando a metterlo in una posizione semiseduta, slacciandogli gli indumenti più stretti.
Inoltre se l'infortunato ha la sensazione che il suo cuore si sia fermato, va invitato a tossire subito con forza una volta al secondo, un accorgimento importante per mantenerlo cosciente.
Se il paziente non respira invece va praticata la respirazione artificiale. Attenzione però: solo se c'è concretamente un arresto cardiaco, iniziare il massaggio cardiaco esterno o la rianimazione cardiopolmonare.
Sono pratiche ed accorgimenti solo apparentemente complicati ma che bisogna conoscere bene, magari seguendo corsi ad hoc rivolti a tutti, per evitare errori che potrebbero costare davvero caro.
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