Obiettivi, risparmio e investimento: l’importanza della pianificazione
Mai fare il passo più lungo della gamba è un vecchio adagio che calza a meraviglia quando si parla di investimenti finanziari.
E infatti tra i consigli che la Consob ha stilato a favore di tutti i risparmiatori e gli investitori, il fil rouge è proprio quello dell’equilibrio. E della meticolosità dell’azione, che si traduce nella predisposizione di un piano finanziario prima di effettuare qualsiasi operazione.
Una buona pianificazione si fonda sull’analisi della situazione finanziaria e patrimoniale della famiglia. Sulla base delle entrate disponibili e delle uscite nell’arco di un certo periodo (un mese, un semestre, un anno) si può calcolare quanto destinare all’ammortamento di un prestito, quanto investire o quanto accantonare per sostenere spese future.
ENTRATE E USCITE
In primo luogo occorre comprendere quali sono le risorse disponibili e quali sono le spese da sostenere e le tasse da pagare. A questo scopo è utile compilare un elenco dei redditi di tutti i componenti della famiglia, ossia le entrate derivanti da attività lavorativa (considerando anche le entrate extra che si verificano durante l’anno, quali tredicesime e quattordicesime, rimborsi fiscali, ecc.) e le rendite. Il reddito alimenta la ricchezza della famiglia, costituita da attività reali (ad esempio immobili) e attività finanziarie (ad es. azioni, obbligazioni, etc.).
In primo luogo, bisogna compilare un elenco delle uscite imputabili agli impegni pregressi (mutui, prestiti, etc.), delle spese fisse e di quelle variabili (spese per il sostentamento della famiglia, l’istruzione dei figli, il mantenimento dell’abitazione, le vacanze, i premi assicurativi e così via). La compilazione dell’elenco è importante perché, ad esempio, le spese pagate in contanti sono più percepibili di quelle pagate tramite bancomat, carte di debito e carte di credito, delle utenze addebitate in conto corrente, degli addebiti regolari (rate di mutuo ipotecario, prestiti al consumo, etc.) in conto corrente e dei prelievi fiscali in busta paga a carico del reddito da lavoro dipendente.
ATTENZIONE ALLA PERCEZIONE
Anche le spese voluttuarie frequenti ma di piccolo importo, se espresse in termini giornalieri, possono essere percepite come poco onerose (hedonic framig effect). Ad esempio, un fumatore di solito considera solo il costo sostenuto quotidianamente per l’acquisto delle sigarette (pari a circa tre euro) e perde di vista le risorse complessivamente spese nel corso di un anno (pari a circa 1.100 euro).
In secondo luogo, sulla base di queste informazioni, occorre calcolare quanto si è in grado di risparmiare nel periodo prescelto, ossia quanto resta nella immediata disponibilità, una volta che alle risorse disponibili si sottraggono le spese e le tasse.
Infine, occorre fissare un obiettivo di risparmio e controllare costantemente se lo si sta rispettando o meno, adottando, se necessario, comportamenti di consumo più cauti e rivedendo periodicamente il proprio obiettivo.
ABITUDINI
Si accantona di più per i figli
Cambiano i tempi e con essi le abitudini delle famiglie in termini di risparmio. La mite ripresa, unita alla volatilità dei mercati finanziari e alla esiguità dei rendimenti, sono alla base della crescente motivazione “precauzionale” del risparmio (58,3%, in aumento di dieci punti). Aumenta un po’ (da 8 a 8,5%) il risparmio per la casa, ma si conferma il superamento del risparmio fatto per i figli (17,1 %) rispetto a quello per il mattone. Il rapporto tra le due motivazioni era invertito prima della crisi, quando il risparmio per la casa precedeva quello per i figli.
I CONSIGLI
Diversificare e mai d’impulso: come si agisce sul mercato
Non esistono investimenti che rendono tanto e sono poco rischiosi. Le proposte di guadagni facili e sicuri non devono mai trarre in inganno.
Tra i consigli della Consob c’è quello di chiedere sempre quanto rendono investimenti alternativi potenzialmente meno rischiosi, quali ad esempio i titoli di Stato italiani e tedeschi di pari scadenza, e di non investire tutto in un solo titolo o in titoli emessi dalla stessa società. L’ideale è scegliere investimenti diversi tra loro (per emittente, settore e scadenza). La diversificazione permette di ridurre il rischio complessivo del portafoglio di investimenti. Agire di intuito permette di compiere scelte immediate che non sempre si rivelano corrette.
LE ALTERNATIVE
Affidarsi a un intermediario o effettuare trading online
Una volta che il risparmiatore ha monitorato il bilancio familiare e concluso la propria pianificazione finanziaria, è pronto per decidere se e come investire le risorse finanziarie di cui dispone. Investire i propri risparmi significa impiegare una somma di denaro (un capitale) in una determinata attività finanziaria (ad esempio, azioni od obbligazioni) con l’obiettivo di realizzare, nel tempo, un guadagno (cioè un rendimento positivo, ad esempio, i dividendi o gli interessi o l’incremento di valore dell’azione). Per scegliere la modalità di investimento più consona alle proprie esigenze; il risparmiatore dispone di due alternative, in base alle quali può decidere di rivolgersi ad un intermediario, facendo attenzione che sia autorizzato, o effettuare investimenti online (il cosiddetto trading).