Contenuto sponsorizzato da Az. Agricola Monastero

Fra rispetto della tradizione e attenzione alle nuove esigenze alimentari

Le materie prime vengono coltivate e lavorate direttamente qui. Dai sughi alla giardiniera, dai vini ai cesti natalizi: ogni specialità è biologica e di assoluta qualità.

Chi ha detto che cambiamento e tradizione debbano essere in contrasto tra loro? Questi due elementi, se ben bilanciati, possono invece essere sinonimo di eccellenza. La dimostrazione concreta viene dall'attività quotidiana dell'Azienda agricola Monastero: una realtà che ha sede in località Verano 4, a Podenzano (Piacenza).

Per comprendere meglio la filosofia della società basta citarne il motto: «Coltiviamo il cambiamento, ma conserviamo la tradizione». Un aspetto, quest'ultimo, che emerge dalla lunga storia dell'Azienda Monastero: l'impresa agricola è stata infatti fondata l'11 novembre 1932.

«Conserviamo ancora il primo contratto stipulato dal nostro bisnonno - racconta Alberto Negri, che attualmente conduce la realtà insieme al fratello Nicola -. Dopo essere subentrati a nostro padre rappresentiamo la quarta generazione alla guida dell'attività».

È curioso come i due fratelli non abbiano scelto di dedicarsi all'impiego di famiglia fin da giovani, ma abbiano prima vissuto diverse esperienze professionali in Italia e all'estero. Solo in seguito hanno deciso di dedicarsi alle attività agricole, traendone eccezionali soddisfazioni.

L'Azienda agricola Monastero ha da sempre una gestione familiare, come si può vedere anche dall'attuale composizione dell'organico: i dipendenti sono sette, dei quali ben quattro appartenenti alla famiglia dei titolari. Una sorta di nucleo allargato, come ricorda con un sorriso Alberto Negri, che rappresenta uno dei segreti del successo della realtà di Podenzano. La quale, come detto, è in continua evoluzione. Negli ultimi anni è stato stravolto il metodo produttivo e ora le coltivazioni sono al 100% biologiche: una scelta che va incontro alle esigenze dei consumatori, che sempre più spesso cercano prodotti di assoluta qualità e amici del benessere.

Attualmente l'Azienda agricola Monastero propone tutti i principali prodotti invernali, in particolare finocchi, zucche, radicchi, insalate, patate, cipolle e carote. La stagionalità è quindi una delle caratteristiche dell'attività imprenditoriale. La vera rivoluzione, però, è un'altra: fino a qualche anno fa gli ortaggi venivano coltivati e in seguito conferiti all'esterno, mentre ora è direttamente Monastero a lavorarli. Una vera e propria metodologia a chilometro zero in cui, dopo la raccolta, le materie prime vengono trasformate internamente e diventano sughi, farine, giardiniere e molto altro.

Vengono quindi venduti prodotti di due tipologie: freschi e lavorati a chilometri zero.

 

«Tra le ultime novità spicca il lancio di una linea veg, realizzata con proteine vegetali, che possa essere apprezzata da tutti i palati e da tutti i regimi alimentari, dagli onnivori ai vegani - sottolinea Alberto Negri -. Si possono trovare per esempio i burger di tofu, capperi e olive, dal gusto molto sapido e appagante». Chi ha poco tempo a disposizione ma vuole comunque mangiare in modo sano, biologico, può affidarsi alla linea "Pronti via": dagli straccetti di seitan alle crocchette di tofu, miglio e spinaci non c'è che l'imbarazzo della scelta.

L'offerta dell'Azienda agricola Monastero comprende anche, tra gli altri, vini e diversi tipi di miele; non vanno dimenticati poi i cesti natalizi con prodotti a chilometri zero: un’idea regalo perfetta per le festività.

 

Ma come fare per acquistare tutte queste prelibatezze? Semplice, basta rivolgersi allo spaccio aziendale di Podenzano, oppure richiederle ai piccoli shop del territorio specializzati in prodotti biologici. Questi ultimi possono però essere comprati anche da chi abita in altre zone: è sufficiente infatti visitare il portale www.aziendamonastero.it, dove è possibile trovare anche la gamma completa delle delizie realizzate dall'Azienda agricola Monastero.

 

Infine, una piccola nota curiosa. Da cosa deriva il nome dell'attività? È lo stesso Alberto Negri a spiegarlo. «In passato in questo podere vivevano i monaci Olivetani dell'ordine dei Benedettini. Qui coltivavano i terreni e producevano le materie prime, che distribuivano poi all'esterno. Una filosofia portata avanti ancora oggi: ci adattiamo alle esigenze alimentari del momento, ma senza allontanarsi dalle origini».