Contenuto sponsorizzato da Ospedale Maria Luigia
Un approccio innovativo per i disturbi psichiatrici che non rispondono ai trattamenti tradizionali è ora disponibile a Parma. All’Ospedale Maria Luigia di Monticelli Terme è stato installato un sistema di stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS), tecnologia non invasiva che, negli ultimi anni, ha ricevuto un crescente sostegno da parte della comunità scientifica per il trattamento di alcuni disturbi psichiatrici, tra cui la depressione resistente ai farmaci.
A illustrare il progetto è il Professor Giuliano Turrini, psichiatra e direttore sanitario dell'ospedale e dell'adiacente poliambulatorio "La depressione resistente è una forma di disturbo depressivo maggiore che non migliora nonostante almeno due cicli completi di terapia antidepressiva ben condotta. Parliamo di una condizione che può interessare, secondo gli ultimi dati epidemiologici, fino a un terzo dei pazienti e che comporta un impatto enorme sulla qualità di vita e sui costi sociali. In questo senso la Stimolazione Magnetica Transcranica Ripetitiva (rTMS) è un’arma terapeutica in più per affrontare queste situazioni di disagio".
La rTMS agisce inviando impulsi magnetici mirati a specifiche aree cerebrali implicate nella regolazione dell’umore. Una seduta dura in media 20-30 minuti, non richiede anestesia e viene svolta in regime ambulatoriale, permettendo al paziente di riprendere subito le proprie attività. Gli effetti collaterali più frequenti sono lievi e temporanei, come un fastidio locale o un mal di testa passeggero.
"Non si tratta di sostituire i farmaci, ma di affiancarli quando non hanno dato i risultati sperati" precisa il prof. Turrini. "La letteratura scientifica più recente evidenzia come la rTMS possa migliorare i tassi di remissione rispetto al semplice cambio di molecola, rappresentando un’opzione terapeutica aggiuntiva per quei pazienti che, nonostante terapie farmacologiche adeguate, non hanno ancora trovato beneficio".
Al Maria Luigia, il trattamento è offerto in regime ambulatoriale solo dopo una prima valutazione psichiatrica per escludere controindicazioni come epilessia non controllata, pacemaker o impianti metallici. Oltre alla depressione resistente, al Maria Luigia vengono applicati protocolli rTMS dedicati al disturbo ossessivo-compulsivo e alla dipendenza da sostanze stupefacenti, sempre all’interno di una presa in carico globale che può prevedere anche farmacoterapia e psicoterapia.
"La rTMS non è una panacea - conclude Turrini - ma uno strumento in più che, se usato correttamente, può fare la differenza per persone che non stanno trovando risposte soddisfacenti dalle terapie tradizionali. L’obiettivo è offrire loro una opzione terapeutica in più, per il miglioramento del quadro clinico e il recupero del proprio benessere quotidiano".
Prof. Giuliano Turrini
Ospedale Maria Luigia
Via Montepelato Nord, 41 Monticelli Terme (Pr)
Tel: 0521 682511
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