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In Italia le dipendenze patologiche restano un fronte caldo della salute pubblica. Nel 2024 i Servizi per le Dipendenze (SerD) hanno seguito oltre 134.00 persone, con un aumento del 2,7 per cento rispetto all’anno precedente. La dipendenza da cocaina è oggi tra le problematiche più trattate, con circa un quarto dei pazienti che ne fa uso, mentre il tabacco rimane la dipendenza più diffusa, riguardando circa un quinto degli adulti. Anche il gioco d’azzardo è in crescita: tra i giovanissimi, quasi un ragazzo su quattro ha scommesso o giocato nell’ultimo anno. Numeri che fotografano un fenomeno complesso e in espansione, con un impatto rilevante sulla salute, sulle famiglie e sulla società.
"Chi soffre di dipendenza non deve sentirsi solo, può e deve chiedere aiuto" spiega il professor Giuliano Turrini, psichiatra e direttore sanitario dell’Ospedale Maria Luigia di Monticelli Terme. "In Italia sono attivi servizi dedicati che offrono psicoterapia, trattamenti farmacologici e programmi riabilitativi residenziali per i casi più complessi. Accanto a queste strategie consolidate, oggi possiamo affiancare un’opzione in più: la stimolazione magnetica transcranica ripetitiva".
La rTMS è un trattamento non invasivo che utilizza impulsi magnetici indolori applicati sulla testa per modulare direttamente l'attività della corteccia cerebrale. Le sedute durano circa mezz’ora, si svolgono in ambulatorio, non richiedono anestesia e sono generalmente ben tollerate. Gli effetti collaterali più comuni sono lievi e temporanei, come un fastidio locale o un leggero mal di testa.
Nel tabagismo, diversi studi clinici hanno mostrato che cicli di rTMS possono ridurre il numero di sigarette e facilitare l’astinenza nelle settimane successive al trattamento. Nella dipendenza da cocaina, la ricerca ha documentato un calo del craving e un miglior autocontrollo, pur con campioni ancora contenuti e la necessità di conferme su larga scala.
"Non si tratta di sostituire i trattamenti tradizionali" ribadisce il professor Turrini. "Percorsi di disuassuefazione, psicoterapia, riabilitazione, eventuali terapie farmacologiche restano fondamentali. La stimolazione magnetica può però rafforzarne l’efficacia, e offrire una possibilità in più a chi finora non è riuscito a liberarsi dalla dipendenza".
All’Ospedale Maria Luigia la rTMS viene proposta in regime ambulatoriale, dopo un’attenta valutazione clinica per escludere controindicazioni e definire gli obiettivi terapeutici. I protocolli di rTMS sono controllati da un medico psichiatra e possono essere integrati con altri interventi farmacologici e psicologici.
"La rTMS non promette soluzioni miracolose" conclude Turrini, "ma può aumentare le possibilità di successo dei trattamenti. In un contesto in cui le dipendenze crescono e diventano più complesse, offrire ai pazienti un’opportunità in più significa dare una reale possibilità di recupero e di miglioramento della qualità di vita".

Prof. Giuliano Turrini
Ospedale Maria Luigia
Via Montepelato Nord, 41 Monticelli Terme (Pr)
Tel: 0521 682511
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