Sagra della Polenta, 52 anni di gloria golosa

Mariagrazia Manghi

Una lunga storia quella della Sagra della Polenta con funghi e parmigiano Reggiano.
 Rovistando negli archivi della Pro Loco è saltato fuori un manifesto della prima edizione del 1969 quando tra le numerose feste gastronomiche della provincia alla signora Fernanda Zaniboni Ferrari, tabaccaia del paese venne l’idea: «Un buon piatto di polenta, con il burro e il formaggio dei nostri caseifici e un pugno di funghi… ecco quel che ci vuole». 
E la data venne fissata alla prima domenica di settembre. 
Ci fu anche lo spettacolo: il concerto della Corale Santa Cecilia diretta dal parroco don Aldo Avanzini e la banda musicale di Noceto. 
Nonostante qualche goccia di pioggia in mattinata, la prima edizione fu un successo di incassi e di partecipazione.
 E quell’iniziativa, sappiamo sarebbe arrivata lontano. 


Dieci anni dopo è sulla Gazzetta di Parma che viene presentato il grande appuntamento, il traguardo del decennale: la Sagra della Polenta, la festa gastronomica che non ha uguali in Regione. 
Gli ingredienti c’erano tutti: la polenta condita, i salumi e i formaggi nostrani e per gli amanti del ballo lo spettacolo di liscio, l’orchestra Primino e i cadetti di Borghesi. 
Anche allora i volontari della Pro Loco non dimenticavano la solidarietà e il ricavato era destinato alle persone bisognose d’aiuto. 
La sagra nel tempo è cresciuta, si è affinata l’organizzazione e si sono moltiplicate le serate.
 Sono arrivate collaborazioni nuove, ma lo spirito è rimasto lo stesso: quello dei volontari vecchi e giovani, che dopo una giornata intera di lavoro con le gambe pesanti e dal campo pieno, dai complimenti di chi mangia e si diverte prendono forza e la carica per andare avanti, un’altra sera, un altro anno.