MODENA

Rave Party, Salvini: "Sgombero in corso, è finita la pacchia". Il sindaco: "Buon senso e nessuna forzatura"

«Modena, sgombero e sequestri in corso al rave party. Pugno duro contro droga, insicurezza e illegalità. E' finita la pacchia». E’ quanto afferma il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Matteo Salvini che su Facebook posta un video con la diretta sul rave party. 

«Abbiamo reagito nella maniera giusta, nessuno ha alzato le mani, non vogliamo lo scontro». E' il commento a freddo di Chiara, una delle partecipanti al rave party di Modena mentre l’edificio di via Marino, occupato abusivamente da sabato sera, si svuota lentamente e in maniera pacifica. Verso le 10,30 del mattino l’intervento delle forze dell’ordine, che hanno dialogato con i partecipanti senza entrare nell’immobile definito «pericolante, insicuro e per questo sotto sequestro». Dopo l’intervento, alcuni dei partecipanti si sono fermati a parlare con i giornalisti e hanno spiegato le loro ragioni: «Veniamo qui solo per fare festa, ma non diamo fastidio a nessuno», ha detto un ragazzo, spiegando che «il problema non è l’occupazione di un immobile in disuso, ma il fatto che sia in disuso e inutilizzato, come succede anche per tanti appartamenti sfitti». «E la droga che notoriamente circola ai rave party?», ha chiesto una cronista. «La droga c'è dappertutto, non solo a i rave», ha risposto Chiara dopo aver mostrato ai giornalisti gli arrosticini che aveva portato dall’Abruzzo per l’occasione. «Chi si vuole drogare si droga qui come a casa sua, il problema è che in Italia non ci sono vere politiche di sostegno per i tossicodipendenti. I Sert sono solo strutture di mantenimento, ma se vuoi davvero curarti devi andare nel privato». «Noi siamo contro le discriminazioni e la repressione», hanno detto altri partecipanti interrogati se dietro questo tipo di feste ci sia anche una connotazione politica. «Ma non siamo contro il governo e non abbiamo una matrice politica, anche se non ci piace la strada repressiva che si sta prendendo. Molti qui sono anarchici». Diverse critiche sono state rivolte anche all’intervento delle forze dell’ordine alla Sapienza di Roma nei confronti degli studenti.

Alla base della conclusione del Rave Party di Modena senza scontri ed incidenti c'è stata «la positiva collaborazione tra istituzioni e forze dell’ordine, sviluppata nell’ambito del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica all’insegna del senso di responsabilità e della scelta del dialogo». A dirlo, attraverso una nota, è il sindaco Pd della città emiliana, Gian Carlo Muzzarelli: " E' stata accolta - aggiunge il primo cittadino modenese - la sollecitazione a garantire il ripristino della legalità in tempi rapidi, ma senza forzature, con buon senso, tutelando l’ordine pubblico e l’incolumità di tutte le persone». Continua Muzzarelli: «La capacità di Modena di fare squadra e le corrette relazioni dirette con il ministro Piantedosi hanno permesso di impostare un lavoro che ha dato esiti positivi e per il quale voglio ringraziare tutte le forze dell’ordine, la polizia locale, i vigili del fuoco, il 118, i volontari impegnati in questi due giorni a garantire la sicurezza collettiva». Il Comune, aggiunge l’amministrazione, «ha già attivato le procedure per un’ordinanza che imponga alla proprietà del capannone il ripristino dei luoghi, mentre al termine delle operazioni di pulizia in corso i tecnici provvederanno alla chiusura degli accessi dello stabile». Muzzarelli auspica infine che «i responsabili dell’iniziativa rispondano degli eventuali reati commessi in questi due giorni».