Ambiente
Lupi in Appennino, Rainieri e Occhi: "E' emergenza. La Regione deve fare di più"
"Serve una prevenzione più efficace e più fondi per i risarcimenti"
“Sull’Appennino parmense la presenza dei lupi non è più solo consolidata ma è ormai a livelli di emergenza. Da inizio anno sono 29 i cani da caccia uccisi sul territorio appenninico regionale, un buon numero dei quali in provincia di Parma. A questi attacchi se ne aggiungono numerosi a varie specie di bestiame. La Regione Emilia-Romagna deve fare di più di quanto fino ad esso ha fatto, destinando maggiori fondi per la prevenzione e per il risarcimento dei danni”. Sono le parole con le quali i Consiglieri regionali della Lega Fabio Rainieri, Vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed Emiliano Occhi hanno illustrato le motivazioni per le quali hanno voluto sottoscrivere l’interrogazione a prima firma dell’altro consigliere leghista Stefano Bargi
Nell’interrogazione gli esponenti del carroccio hanno ricordato un’altra interrogazione della Lega, presentata in Regione nel gennaio 2018, alla quale la Giunta regionale rispose dicendosi “intenzionata a mettere a punto un proprio piano finalizzato all’individuazione di esemplari di lupi problematici o eccessivamente confidenti e alla individuazione di idonee misure di dissuasione incruenta, con l’obiettivo di ristabilire e rinsaldare il necessario confine tra la specie lupo e l’uomo”.
“Da allora la situazione continua a peggiorare anche perché sono sempre più frequenti le aggressioni all’interno delle pertinenze cortilive delle abitazioni e delle aziende agricole. – hanno aggiunto Rainieri e Occhi – La preoccupazione per una presenza di questi animali non adeguatamente gestita aumenta, come dimostra anche l’allarme lanciato recentemente dai cacciatori dell’alta Val Ceno. È evidente che quanto fatto finora non è stato sufficiente e che ci vuole da parte della Regione Emilia-Romagna un’azione più efficace”.