STUDIO

Ecco i peluche elettrificati per "dissuadere" i lupi dall'attaccare i cani

Monica Rossi

La sperimentazione nel Piacentino

La notizia che giunge dal piacentino è di quelle che a una prima lettura parrebbe una bufala. Ma, per quanto bizzarra, è verissima ed è stata confermata anche dall’assessore regionale all’Agricoltura, caccia e pesca Alessio Mammi: si tratta di uno studio condotto dall’Università di veterinaria di Vienna in collaborazione con il Servizio territoriale Agricoltura, caccia e pesca di Piacenza della Regione Emilia-Romagna: l’iniziativa prevede l’installazione in tre punti diversi del territorio piacentino (tra Solaro e Centenaro di Ferriere) di altrettanti cani di… pezza elettrificati! Nelle vicinanze sono state installate anche delle fototrappole, per monitorare la reazione dei predatori alla vista dei pupazzi e della scossa.
«Si tratta di simulacri che hanno la forma di un cane ed emanano anche odore canino per attirare i lupi - spiega il tecnico regionale del Servizio Enrico Merli -. I ricercatori viennesi hanno potuto appurare che interagiscono con questi pupazzi e, avuta notizia del problema che abbiamo in provincia di Parma e Piacenza, hanno proposto di collaborare. Se toccati o morsi, i pupazzi rilasciano impulsi elettrici, che ovviamente non minacciano il benessere animale. È un tentativo esplorativo che si auspica possa dissuadere il lupo dall’attaccare i cani». L’iniziativa piacentina, partita a dicembre (i tre pupazzi sono ancora in loco, assicura Merli), ha avuto buoni risultati in Austria e in Toscana (altra regione dove è stata condotta). Dell’installazione emiliana invece ancora non si conoscono i dati.