salute
L'Emilia-Romagna non chiuderà i centri per i disturbi alimentari
"Nonostante i tagli del Governo ma il fondo venga ripristinato"
«Noi non lasceremo solo chi soffre di un disturbo alimentare, chiediamo al Governo di fare altrettanto. Nonostante i tagli inseriti nella legge di bilancio, la Regione si impegna a garantire la cura di queste persone». Così l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, rassicura i pazienti e i loro familiari, preoccupati dal rischio chiusura dei centri che si occupano di queste patologie.
«La nostra rete di assistenza e cura non subirà riduzioni - sottolinea Donini - Resta tuttavia un serio problema che proporrò di affrontare in Commissione nazionale salute della Conferenza Stato-Regioni: lo Stato non può abbandonare questi cittadini lasciando completamente sulle spalle delle Regioni l'onere delle cure. Solo per l’Emilia-Romagna parliamo di oltre duemila persone, tra cui minori che possono rischiare la vita. Abbiamo sul nostro territorio il 18% delle strutture pubbliche nazionali per la cura dei disturbi alimentari, non possiamo accettare che si disperda questo patrimonio. E per altre regioni meno strutturate i tagli avrebbero conseguenze anche peggiori».