Reggio Emilia

San Martino in Rio: uccise il padre a martellate, confermata in appello la condanna a 24 anni di prigione

Confermata in secondo grado la condanna a 24 anni e due mesi di reclusione per Marco Eletti per l’omicidio premeditato del padre e il tentato omicidio della madre, il 24 febbraio 2021 a San Martino in Rio, nel Reggiano. La Corte d’Assise d’Appello di Bologna ha confermato la sentenza della Corte d’Assise del tribunale di Reggio Emilia del febbraio 2023, rigettando di fatto le richieste avanzate dall’accusa (che in primo grado aveva chiesto l’ergastolo) e della difesa - affidata all’avvocato Domenico Noris Bucchi - che chiedeva cadessero le aggravanti della premeditazione nonché la concessione delle attenuanti generiche prevalenti. Fra sessanta giorni sono attese le motivazioni della sentenza, poi le parti valuteranno un eventuale ricorso in Cassazione.

Eletti ha ammazzato a martellate il padre Paolo nell’abitazione di famiglia e aveva cercato di uccidere la madre Sabrina Guidetti che si è salvata dopo essere stata trovata narcotizzata e coi polsi tagliati a fianco del cadavere del marito quello stesso giorno, mentre è stato assolto dall’accusa di falsificazione delle ricette per ottenere il benzodiazepine, sostanza iniettata nei bignè portati alla famiglia e mangiati dalla madre.

Tra le aggravanti contestate dalla pm Piera Cristina Giannusa vi era anche quella dei rapporti parentali con la vittima, che però era caduta in udienza preliminare dopo che il Dna aveva rivelato che Paolo non fosse il padre biologico di Marco. Secondo l’accusa il movente è da ricondurre alla scoperta di una doppia vita legata a un’altra identità di genere del padre. Ma anche a questioni inerenti alla casa di famiglia che i genitori non volevano lasciare, ma che il figlio avrebbe voluto ereditare sin da subito.