"Ludopatia, come guarire"
Un convegno nazionale dedicato al tema del contrasto alla dipendenza patologica dal gioco. Perché il Moica (Movimento Italiano Casalinghe) è una rete al femminile che si preoccupa, fra le tante cose, di mettere sotto i riflettori della società temi complessi e di ampia discussione.
«La ludopatia - sottolinea Tina Leonzi, presidente nazionale Moica - interessa milioni di persone e famiglie. Troppo spesso crea problemi di sovraindebitamento e ricorso all’usura. Il Moica si è aggiudicato finanziamenti del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali per realizzare progetti di contrasto al drammatico fenomeno. Saremo in prima linea».
Il progetto di quest’anno si chiama «Io Riesco - Rete integrata socio sanitaria per il contrasto e l’opportunità di uscita dalla ludopatia»: ha coinvolto esperti, fra cui la dottoressa Valentina Salomone (intervenuta via streaming) e il dottor Manuel Battaggi.
«Il sovraindebitamento non è solo conseguenza, spesso è anche causa del disturbo da gioco d’azzardo - sottolinea Salomone, commercialista, revisore legale ed esperta di sovraindebitamento – accade frequentemente che si ricorra al gioco con la speranza di rispristinare la propria condizione di squilibrio finanziario». Il compito della rete integrata tra i servizi sociosanitari e quelli patrimoniali «è di aiutare, indirizzare e ripristinare la salute dell’utente giocatore» aggiunge Salomone. Una rete di aiuto e sostegno che parte anche dalla prevenzione: «Bisogna parlare dei pericoli del gioco d’azzardo anche ai ragazzi - fa sapere Battaggi, operatore sociale e facilitatore di reti – è importante diffondere una cultura del gioco che non sia d’azzardo. Dalle slot machines nei bar o nelle sale, ai gratta e vinci alle schedine delle scommesse: il gioco d’azzardo è purtroppo a portata di chiunque, anche dei più giovani».
Al Moica è arrivato il saluto di Elena Bonetti, ministro della Famiglia e delle pari opportunità, collegata in videoconferenza: «Moica pone l’accento su un tema di estrema attualità - esordisce - siete un esempio di empowerment femminile, una realtà che si prende cura e agisce nella società».
Dietro l’organizzazione del convegno nazionale, l’impegno di Cina Foglia (presidente Moica Parma) che crede «nell’importanza del confronto per creare orizzonti comuni di azione». In rappresentanza del Comune di Parma, Fabrizia Dalcò: «A Parma siamo abituati a lavorare in sinergia. Moica è protagonista nelle nostre reti di associazioni femminili».