Per gli «Amici a 4 ruote»: 10mila trasporti nell'anno «buio» 

Diecimila trasporti in un anno. L'emergenza Covid non ha fermato l'attività dell'associazione «Amici a 4 Ruote odv», che si occupa del trasporto di persone anziane e disabili.  
A fare il punto della situazione è il presidente Gianni Mordacci.  «La pandemia e il lockdown non hanno mai interrotto il nostro prezioso servizio – dichiara -  portato avanti grazie all'aiuto di sette volontari preziosissimi». Per riuscire a rispondere a tutte le richieste di trasporto i volontari e il presidente sono costretti a mettere a disposizione anche i propri mezzi.

«Abbiamo tre mezzi, ma iniziano ad avere una certa età – spiega Mordacci – e poi le  richieste sono in aumento, così per riuscire a dare risposta a tutti abbiamo messo a disposizione anche i nostri mezzi. Siamo in strada tutto il giorno dalle 6 di mattina alle 18 del pomeriggio, dal lunedì al venerdì. Io stesso percorro oltre trecento chilometri al giorno».  Il servizio viene offerto gratuitamente a tutti quelli che ne hanno necessità. «Le persone che hanno bisogno di aiuto possono contattarci al numero 0521.255803 – precisa -. In ufficio  nella sede di via Manzoni 7/A c'è sempre una volontaria che risponde al telefono».  


L'associazione non si è mai fermata, anche durante il primo lockdown. «Abbiamo risposto a chiunque ci chiedesse aiuto, viaggiando con le necessarie autocertificazione – ricorda ancora il presidente – Anche nei momenti più complicati dell'emergenza non abbiamo mai fatto mancare il nostro aiuto a chi aveva bisogno del nostro servizio». Mordacci rivolge quindi il proprio «grazie» alla città a nome di tutti i componenti dell'associazione . «Desidero ringraziare tutta la cittadinanza e le aziende che ci aiutano – dichiara – abbiamo sempre sentito la loro vicinanza. Parma è una realtà ricca di persone e realtà di buon cuore, che ci sostengono in tutti i modi possibili». 
L'associazione è nata nel 2005 e offre il suo servizio grazie al fondamentale aiuto dei volontari. «Chiunque fosse interessato a darci una mano è il benvenuto – osserva Mordacci – Siamo tutti ormai anziani e abbiamo bisogno di forze fresche per poter garantire il nostro servizio a chiunque bussa alla nostra porta».
L.M.