Abbandonano un gatto in una gabbia sul ciglio della strada
L'hanno abbandonato sulla strada, dentro al trasportino. Nessuna possibilità di scappare di fronte a un possibile pericolo: chiuso dentro a una gabbia grigia con le auto che gli passavano davanti. E i suoi miagolii non sarebbero serviti a nulla. Chi l'avrebbe potuto sentire?
«Non era mai successa una cosa così - confessa Lella Gialdi dell'Ente protezione animali -. Mi è sembrata persino una vendetta personale». Già l'abbandono è crudele, ma quello che è accaduto a questo povero gatto è davvero incredibile. E meno male che qualcuno che passava da quelle parti si è fermato e ha portato in salvo questo bellissimo micione. Forse lo potremmo chiamare «Cinghio» perché è proprio lì che la mano del suo padrone ha pensato di «seppellirlo». Ma è anche lì, sulla strada che porta agli orti, che «Cinghio» ha trovato un'amica. Che lo ha portato a casa e affidato all'Enpa.
Così questo giovane gattone è scampato a una morte annunciata: «Stavo andando agli orti comunali che si trovano nel quartiere Cinghio - racconta la signora parmigiana che ha salvato il micio - Era la mattina di lunedì 4 gennaio: a un certo punto, ho visto sulla strada un trasportino grigio. Ho fermato la macchina, sono scesa e ho visto che dentro al trasportino c'era un gatto grigio e tigrato. Molto bello. Miagolava tanto e non so da quando tempo fosse lì, sul ciglio di una strada a due corsie. Così l'ho preso, caricato in auto e l'ho portato a casa. L'ho messo in una loggia ben riparata e sono corsa fuori per comprare un po' di crocchette. Che lui ha mangiato subito. Ho capito che non era un randagio, anche perché era ben tenuto e si lasciava accarezzare: un gatto dolcissimo, molto buono e tranquillo». Il giorno dopo la signora ha prima avvisato l'Enpa e poi lo ha portato dal veterinario per le visite: «Si tratta di un gatto castrato in perfetta salute - continua la signora - speriamo possa trovare una nuova famiglia».
Il micio si trova nell'ambulatorio Petitot in via da Palestrina: «È un giovane maschio che evidentemente è sempre vissuto in casa e non a contatto con altri gatti - sottolinea Lella Gialdi -, perché quando vede altri mici si agita molto. Ma come si fa ad abbandonare un gatto in questo modo? È davvero crudele: mi è venuto persino il sospetto che possa essere una vendetta tra due fidanzati o coniugi che si sono lasciati oppure tra vicini di casa».
E prosegue la Gialdi: «Tante persone responsabili che si sono trovate in difficoltà a causa del Covid si sono rivolte ad Enpa, che ha sempre trovato una possibile soluzione. Molte sono le richieste di aiuto che arrivano alla nostra sezione come ad altre associazioni. Ma abbandonare un gatto sulla strada, chiuso in un trasportino, è un atto criminale che non ha giustificazione».
Per questo Enpa lancia un appello: «Chi si trova in difficoltà ci contatti, non ricorra a gesti insani e illegali come l'abbandono. Basta chiamare il numero 0521 1716793 o utilizzare la pagina facebook E.n.p.a. Parma. I giorni di apertura al pubblico sono il mercoledì dalle 17 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 13. Negli altri giorni è sempre attiva la segreteria telefonica. Contiamo sulla collaborazione dei lettori della Gazzetta per poter arrivare a conoscere la verità su questo micione - chiude la Gialdi - e speriamo in una splendida adozione».