Vignali «Il risarcimento? Una mancetta, farò ricorso»
«Il risarcimento? Quasi sicuramente farò ricorso». Dopo essere stato intervistato sulle tv Mediaset, l'ex sindaco di Parma Pietro Vignali è stato ospite nuovamente delle reti del Biscione e, precisamente, di Paolo Liguori a «Fatti e misfatti», approfondimento di TgCom24. Tema dell'intervista: la condanna da parte della Corte d'appello di Bologna del ministero della Giustizia a risarcire l'ex primo cittadino con 2.460 euro. La Corte d'appello ha infatti considerato eccessiva la durata dell'inchiesta a cui era stato sottoposto per la presunta assunzione clientelare di 18 dirigenti comunali. Risarcimenti decisi anche per l'ex assessore Bernini e l'ex segretario comunale Pinzuti.
«La pm Dalmonte - ha ricordato Vignali - nel marzo 2020 ha chiesto l’archiviazione di questo procedimento che era iniziato nel febbraio 2010 quando ero sindaco scrivendo che l’indagine era basata su errori investigativi e aggiungendo che non c’era nessun reato né per l’assunzione clientelare né per il danno erariale». Un’accusa molto grave. «Ero il quarto sindaco più amato d’Italia - ha spiegato -, ma allora iniziarono i miei problemi a partire da quelli amministrativi perché un avviso di garanzia è quasi una sentenza di condanna».
Ha continuato: «Chiesi che l’indagine si svolgesse nel più breve tempo possibile. Se questa archiviazione fosse arrivata nel 2010 - ha aggiunto - forse la storia sarebbe cambiata». Stimolato dalle domande di Liguori che ha ricordato come si sia trattato anche di un'inchiesta politica, l'ex sindaco ha ripercorso i tempi in cui «Parma veniva da un periodo di immobilismo e noi, prima con Ubaldi e poi con me, l'abbiamo trasformato portandola ai primi posti in tanti settori». Il giornalista ha anche ricordato che poi «l’ex procuratore Laguardia si candidò col Pd» e Vignali ha risposto che «non ci si può togliere la casacca da arbitro e infilarsi quella da giocatore». L'intervista si è anche soffermata sul caso di Marco Mescolini, il procuratore di Reggio Emilia trasferito dal Csm.
Infine, Vignali è tornato sul «risarcimento». «Questa cifra non credo che l’accetterò - ha dichiarato -, quasi sicuramente farò ricorso. Non c'è proporzione tra questa “mancetta” e l’entità di questa indagine che coinvolgeva 18 dirigenti, molti per un comune come Parma, e un presunto danno erariale di più di tre milioni di euro». Al termine Liguori gli ha dato un suggerimento: «Utilizzi questi soldi per fare manifesti e attaccarli per tutta Parma riproducendo le sentenze».
r.c.