Addio a Guido Michelini grande studioso della nostra lingua  

E' scomparso a 69 anni il professor Guido Michelini, ordinario di linguistica e glottologia, docente di dialettologia del nostro Ateneo. Nato in Oltretorrente, studioso di livello internazionale, si è occupato  per tutta la vita  del linguaggio.  Dal sanscrito, di là dal Gange, all'oltretorrente, dedlà da l'acua. Un tuffo nei secoli, attraverso tonnellate di fonemi, morfologia, semantica. E poi linguistica, glottologia e lessicologia. E' un mondo di parole, quello in cui ha  veleggiato da sempre. Dopo la laurea   all'Università di Bologna nel 1974, dal 1975 al 1977 ha studiato all'Università di Vilnius (Lituania) e all'Università di Amburgo (Germania). Dal 1978 al 1987 ha lavorato all'Università Cattolica di Milano. Dal 1987 è professore ordinario di linguistica. Ha conseguito all'università di Vilnius (Lituania) nel 1981 il dottorato di ricerca sovietico  e nel 1988 l'abilitazione sovietica a professore ordinario - Doktor filologiceskich nauk -.
L'Università di Klaipeda (Lituania) nel 2000 gli ha conferito il dottorato honoris causa e nel 2011 l'ha cooptato nel proprio Collegio dei professori ordinari di discipline umanistiche ed è stato  membro straniero dell'Accademia delle scienze della Lituania (dal 2007) ed accademico dell'Accademia cattolica lituana della scienza (dal 2009).
Studioso con i fiocchi - ordinario di linguistica, ha insegnato dall'89 all'ateneo di Parma, dove era titolare della cattedra di dialettologia ed era docente Interateneo a Reggio Emilia e Modena del dipartimento di Studi Linguistici e Culturali.   Oltre dieci libri pubblicati, centinaia di studi e articoli, un lessico senza confini che lo ha riportato - via Vilnius - alle radici parmigiane. «I miei genitori - aveva raccontato in un'intervista -  avevano appreso entrambi il dialetto come lingua prima. Mio padre parlava la varietà dell’Oltretorrente, essendo lì nato e cresciuto. Mia madre parlava invece la varietà della zona di San Lazzaro, dove era nata e, tranne una breve parentesi di qualche anno, aveva sempre vissuto». Radici ben solide che non ha mai abbandonato e che anzi sono diventate motivo di studio.  
Puntando il focus sulle radici del dialetto parmigiano Michelini spiegava  i motivi delle similitudini con il francese: «Prima di essere popolata dai romani questa era terra di galli, proprio come in Francia. Loro impararono il latino conservando le loro tipicità: ecco perché il loro marchio è rimasto indelebile nel nostro dialetto».
Autore di centinaia di studi accademici di livello internazionale, nel 2017 aveva dato alle stampe il risultato di un lungo e approfondito lavoro: «Il dialetto di Parma. Il sistema linguistico» (Silva editore): un'opera scritta da un accademico ma che parla a tutti i cultori della tradizione. 
Quando, nella primavera del 2015, si è saputo che Guido Michelini stava lavorando ad una grammatica del dialetto parmigiano da più di un anno e ne aveva già scritto una buona parte, la Consulta per il dialetto parmigiano ha intuito subito che lo  studioso era la persona «giusta», avendo conoscenze non solo pratiche, ma anche teoriche. Come ha sottolineato   Giuseppe Mezzadri, presidente della Consulta per il dialetto, da quel momento era  nata una collaborazione che è proseguita nel tempo. 
Michelini aveva partecipato, portando la sua alta competenza,  a vari iniziative delle associazioni che si dedicano alla salvaguardia del dialetto,  dalla Famija Pramzana a Parma Nostra.  
Recentemente gli era stata affidata la supervisione scientifica del progetto «I dialetti della via Emilia» nell'ambito  del programma di Parma capitale della cultura 2020/21, progetto creato con lo  scopo di registrare le parlate dialettali di Piacenza, Parma, Fidenza, Reggio Emilia, Modena e Carpi.  Lascia la moglie Birute e i figli Martina e Emilio. I funerali avranno luogo domani  alle ore 9.30 partendo dalle Sale del Commiato Ade in Viale della Villetta per la chiesa della Trasfigurazione - dove stasera alle 19 si terrà il rosario - e proseguiranno per il Tempio di Valera.  d.b.