Giri in bici, corsa, trasferte di lavoro: ecco cosa si può fare

1) Se si è in 4 in famiglia, si possono invitare a casa propria persone non congiunte? Quante? Sei? Qui c'è grande confusione perché le norme sugli inviti a casa cambiano in pratica a ogni Dpcm. Prima era consentito ospitare fino a sei persone, poi è stato raccomandato di non invitare a casa alcuna persona non convivente. Nel nuovo Dpcm  ci si limita  a ribadire l’invito ad indossare la mascherina a casa propria se in presenza di persone non conviventi mentre non si fa menzione esplicita di nuove limitazioni sulle persone che si possono invitare a casa propria. Come tutte le raccomandazioni o gli inviti, non si tratta ovviamente di un'imposizione di legge ma di un appello alla responsabilità dei singoli.

2) Abito a Roccabianca: posso andare a Parma per fare la spesa? E a Cremona? Sì a Parma. No a Cremona, che è in provincia di Cremona e quindi in Lombardia in zona rossa. In Emilia Romagna, che è nella zona gialla, non ci sono quei  limiti agli spostamenti che sono stati invece introdotti nelle regioni classificate come zone arancioni o rosse, dove  ci si può muovere soltanto per motivi di lavoro, di salute o in caso di assoluta necessità. Da segnalare che ovunque i centri commerciali devono essere chiusi nei fine settimane mentre possono essere sempre aperti i negozi di generi alimentari, le farmacie, le edicole e  le tabaccherie, anche all'interno dei centri commerciali.

3) Si può fare un giro in bicicletta con la mascherina? Sì, in bicicletta  si può andare senza problemi. Sull'uso della mascherina ci sono state interpretazioni diverse nel tempo. L'ultimo Dpcm dice che  va indossata all'aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto  a persone non conviventi. Si può evitarla se si sta svolgendo attività sportiva. Ma se si sta pedalando in città è certamente meglio indossare la mascherina.

4) Nei ristoranti è possibile fare pranzi o cene con  6/7 persone? Assolutamente no  a meno che queste persone non siano tutte conviventi. Si può mangiare in un bar o in un ristorante solo dalle 5 alle 18, con un massimo di quattro persone per tavolo, limite che si può derogare solo in caso che siano tutte conviventi. Ovviamente  è sempre possibile suddividere i clienti su più tavoli a patto che però restino divisi  e distanziati. Discorso diverso per quel che riguarda i ristoranti di alberghi. Il Dpcm recita infatti che   «resta consentita senza alcun limite di orario la ristorazione negli alberghi e nelle altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti».

5) Si può andare a correre senza mascherina ma la devo tenere con me in caso di controllo? È vero che si può andare a correre senza mascherina. Però è meglio averla con sé. E non solo perché è possibile che prima o dopo la corsa si debba camminare per un tratto di strada e nei luoghi pubblici  è previsto che  non si possa fare a meno della mascherina. Più che per  il timore di un controllo, però,  portare con sé la mascherina è  sempre buona norma perché ovviamente può capitare per qualsiasi motivo di averne bisogno e di doverla indossare.

6) Mio figlio gioca a basket. Da qualche giorno si allenano all'aperto. Possono continuare? Sono vietati gli sport di contatto e certamente il basket rientra in questa categoria. Questo non impedisce però di organizzare sedute di preparazione atletica all'aperto, come stanno facendo molte società sportive per i loro giovani atleti. Ma bisogna rispettare alcune regole precise.  Infatti, anche secondo l'ultimo Dpcm, «l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere svolte all'aperto... sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento...». Resta assolutamente interdetto l'uso degli spogliatoi.

7) La prossima settimana ho un appuntamento di lavoro a Milano. Posso andare? Sì, può andare in trasferta   per un impegno di lavoro, anche nelle zone rosse, come Milano, o in quelle arancioni. Deve ovviamente portare con sé il modulo  per l'autocertificazione. Se è libero professionista  deve indicare il motivo dello spostamento, così come se è in trasferta. Discorso diverso se si tratta di un pendolare dipendente di un'azienda  con sede  a Milano. In questo caso non è indispensabile  una lettera - attestazione  dell'azienda, ma può tornare ovviamente utile per dimostrare  la sede del proprio luogo di lavoro.

8) Finisco di lavorare alle 22. E poi devo ovviamente tornare a casa. Cosa devo fare? Può tranquillamente tornare a casa dal luogo di lavoro ma deve portare con sé il modulo per l'autocertificazione. Dalle 22 alle 5, infatti,  è in vigore in tutta Italia quello che è stato definito «coprifuoco». È vietato uscire di casa senza un valido motivo. Fra questi validi motivi ci sono quelli di lavoro, ad esempio per i turnisti, ma anche motivi di salute o anche più generiche «comprovate esigenze». In tutti i casi è bene avere con sé il modulo per l'autocertificazione da compilare e da consegnare alle forze dell'ordine in caso di controllo.

9) Nei prossimi giorni mio figlio residente a Madrid rientrerà a Parma. Quali procedure deve seguire? Chi rientra in Italia deve presentare un’attestazione di essersi sottoposto, nelle 72 ore antecedenti  all'arrivo a un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo oppure deve sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, oppure  entro 48 ore nell’azienda sanitaria locale di riferimento. In attesa di sottoporsi al test presso l’azienda sanitaria locale di riferimento si deve osservare l’isolamento fiduciario presso la propria abitazione o dimora. In ogni caso  chi arriva dall'estero deve segnalare il suo rientro all'Ausl.

10) Abbiamo in programma di sposarci in chiesa. Possiamo farlo? E il ricevimento? Per sposarsi non ci sono divieti, ma il ricevimento va rinviato. Anche l'ultimo Dpcm prevede infatti che «le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli  sottoscritti dal governo  e della rispettive confessioni». In ogni chiesa sono previste le misure di sicurezza con la relativa segnaletica. E quindi si può  senza dubbio celebrare il matrimonio. Niente da fare invece per quel che riguarda il ricevimento: sono infatti vietate le feste legate a cerimonie civili e religiose.