L'infermiera anti-Covid nel Presepe 2020
Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Parma e Luca Cotti, vicepresidente di Coldiretti Parma hanno consegnato al Vescovo di Parma, monsignor Enrico Solmi, una statuina del presepe che raffigura “l’infermiera anti-Covid”.
Si tratta di un’iniziativa avviata a livello nazionale, ideata da Confartigianato insieme con Coldiretti e Symbola, sotto l’egida del Manifesto di Assisi, che promuove la consegna del personaggio simbolo in tutte le diocesi Italiane.
Il nuovo personaggio del Presepe 2020 è l’infermiera impegnata a salvare la vita delle persone colpite dal Covid-19 ed è raffigurata in una statuina realizzata da un laboratorio di arte presepiale di Napoli associato a Confartigianato.
“È il simbolo dell’impegno e del sacrificio di tutto il mondo degli operatori sanitari per la cura delle persone colpite dalla pandemia e, in questo primo anno dell’iniziativa avviata per valorizzare la tradizione del Presepe, ci è sembrato doveroso dedicarla a loro – ha spiegato Cassinelli.
“Con questa iniziativa – dichiara Luca Cotti – desideriamo rendere omaggio a chi, come gli infermieri e gli operatori sanitari, i medici, in questo periodo drammatico causato dalla pandemia, si spende e si prende cura del prossimo. Ecco perché si è pensato di introdurre nel Presepe un nuovo personaggio, quello dell’infermiera anti- covid, come simbolo dell’impegno di tutto il mondo della sanità e della cura”.
La statuina è realizzata in esclusiva per l’occasione dalla prestigiosa bottega d’arte presepiale napoletana ‘La Scarabattola’ dei Fratelli Scuotto.
“È un’iniziativa molto bella - ha dichiarato monsignor Solmi - perché mette al centro una figura che ha dato tanto, è un omaggio dovuto e giusto. Questo va collocato contesto più ampio nel quale, come comunità civile, come cittadini dobbiamo chiederci se abbiamo messo queste persone nelle condizioni ottimali per poterci curare. È una riflessione che certamente andrà fatta, nei mesi che verranno quando speriamo che con le vaccinazioni e con il caldo questa situazione finisca, anche ponendo delle domande serie sulle politiche sanitarie che non possono essere messo in ombra dall’eroismo del personale sanitario”.