Mauro Coruzzi: "Compagna di lavoro e di vita"
di Mauro Coruzzi
Non è un tempo felice per più di un motivo e quando se ne va chi è stato un tuo compagno di lavoro, di vita, è ancora più difficile farsene una ragione: Claudia Magnani, per tanti un volto e una voce, non c’è più e per chi come me l’ha avuta a fianco all’inizio di quell’avventura che si è poi trasformata in un lavoro, è difficile pensare che sia andata via. E’ come se dicessi a me stesso che non è vero, che è solo una brutta fantasia, una suggestione, oggi che è morto Diego Maradona, proprio oggi, come se fossi in preda ad una deriva di chi, spaesato, non sa come si fa a far fronte ad un lutto vero come la scomparsa di chi ti è stato vicino per un lungo tratto d’esistenza. Non riesco a farmene una ragione anche perché l’ho chiamata al telefono un paio di venerdì fa, durante la diretta del pomeriggio a Radio Parma, così, perché mi piaceva l’idea che potessimo, anche solo per qualche minuto, rivivere insieme agli ascoltatori quel che avevamo fatto, da metà degli anni ’70 in poi, e ora rimane incisa nella memoria digitale della nostra emittente, quella sua voce splendida, quel suo parlare scandendo bene, anzi benissimo ogni parola, come se leggere un notiziario o conversare con gli ascoltatori fosse per lei naturale; le ho chiesto, spettegolando come facevamo un tempo, se fosse vera una voce che mi era arrivata, cioè che finalmente fosse arrivato l’uomo giusto, quello mai cercato, ma tanti erano i pretendenti… Lei ridendo di gusto, mi ha risposto che «ma non se ne parla proprio, sto così bene, certo che a te il vizio di volerne sapere di più non te lo toglie proprio nessuno, nemmeno gli anni che passano…». Avevi ragione, anzi, scusa, hai ragione amica mia, ma almeno ho questo documento sonoro che d’ora in poi mi farà compagnia, anche se tu non ci sei più…