Quattro Daspo urbani per accattonaggio molesto
Prime applicazioni a Parma del divieto di accesso urbano, più conosciuto dalla cronaca come D.A.S.P.O. Urbano.
Previsto dal decreto-legge 20 febbraio 2017 n. 14, questo strumento si ispira ad analoghi istituti del diritto britannico e va al colpire reati come ubriachezza, ai comportamenti contrari alla pubblica decenza, all’esercizio abusivo del commercio su pubblica via e all’attività abusiva di parcheggiatore.
La violazione di questo ordine è considerata reato ed è punita con la pena l’arresto da sei mesi ad un anno.
Sono stati sottoposti a Daspo urbano quattro soggetti, rintracciati sul territorio in violazione della normativa da parte degli equipaggi della Polizia di Stato.
Due di questi, per aver di fatto impedito ed ostacolato l’ingresso e la fruizione delle infrastrutture della stazione ferroviaria, una invece per aver impedito con accattonaggio molesto l’ingresso a due centralissime chiese in via Garibaldi. Infine, il più recente ha visto come destinataria una donna di nazionalità etiope classe 1980 che con il suo turbolento comportamento, ed in quanto già sottoposta ad avviso orale del Questore di Parma, ha più volte turbato la vivibilità ed il decoro dell’area di piazzale della Pace.