'La pubblicità che viaggia coi bus? La donna come tagli da macelleria'. E dopo le proteste, la sostituzione

E' finita nel mirino la campagna pubblicitaria che viaggia su alcuni autobus a Parma per promuovere l'acquisto di una zanzariera.
"Pubblicità in cui la donna diventa un "Menù estivo" e vediamo un corpo femminile svestito, sezionato in parti vendibili e con un ammiccante smile che sostituisce, per finto pudore, il “lato b” della stessa, proprio come se fossero tagli da macelleria" sottolinea il Centro Antiviolenza di Parma.

"Ci chiediamo il senso di utilizzare questo tipo di pubblicità, lesiva dell'immagine femminile, per parlare di zanzariere. È davvero solo attraverso l'oggettivizzazione dei nostri corpi che, ancora oggi, si pensa di raggiungere il proprio target? Ignorando che questo tipo di immagini ha un impatto negativo sulla considerazione che la società ha delle donne. Da anni diciamo che la violenza di genere è strettamente connessa, anche alla rappresentazone femminile, nelle immagini promosse dai media e dal mondo pubblicitario - scrive l'associazione - Come Centro Antiviolenza chiediamo una reale presa di coscienza su questo tipo di immagini per la loro connessione con la violenza, che deriva dalla considerazione delle donne come proprietà. Come donne, invece, affermiamo di non sentirci rappresentate da questo sguardo maschile oggettificante. Senza trascurare che dovrebbe essere considerata come offensiva anche nei confronti degli uomini, in quanto dà per scontato che siano guidati da istinti primordiali irrazionali, attirati solo da corpi femminili svestiti. Parliamone di più e in modo costruttivo!".

Già nei giorni scorsi la pubblicità è stata segnalata anche dall'associazione Maschi che s'immischiano - che proprio "via bus" aveva proposto una campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne centrata sugli uomini e i loro comportamenti - e la società che si occupa della gestione delle campagne sui bus, Igp Decaux ha annunciato che quei cartelloni sono in via di sostituzione.