Allarme: 'truffa del pianto', ma l'anziana non abbocca

«Sua figlia è qui con noi, la sente? Sta piangendo». L'ultimo stratagemma in ordine di tempo si potrebbe definire la «truffa del pianto». Della serie: al peggio e alla vigliaccheria non c'è mai fine.   I malviventi, in questo caso, hanno cercato di far cadere nella loro squallida rete un'anziana che abita nella zona di piazzale Maestri con un nuovo trucco.    
I truffatori hanno infatti  telefonato  a casa della donna  e, dopo essersi spacciati per carabinieri, hanno attaccato con la «solita storia» della figlia che aveva causato «un incidente  in cui erano rimaste ferite due persone». 
Sono poi passati alla richiesta economica: «Dovrebbe darci cinquantamila euro». 
Ma per dar forza alle loro  richieste hanno  accompagnato  il racconto con un pianto di donna. «La sente? È sua figlia» sono state le loro parole. Ma l'anziana  non si è fatta assolutamente abbindolare.  Anzi, dopo un iniziale e comprensibile spavento, ha mandato a quel paese i truffatori, ha sporto denuncia ai carabinieri che ora stanno indagando  sulla tentata truffa  e  ha anche raccontato l'episodio  a una sua vicina di casa.  Che ha subito diffuso la notizia sui social con l'avvertimento a tutti di fare attenzione. 
«Questa truffa non è andata in porto grazie alla pronta reazione  che ha avuto la   vittima»  dichiara    il capitano Azzurra Ammirati, comandante della Compagnia di Parma dei carabinieri. 
 In questi casi,  è il consiglio del capitano Ammirati, «non bisogna farsi prendere dal panico, ma    rimanere lucidi». Inoltre, «mai fornire i propri dati personali e tanto meno consegnare soldi a degli sconosciuti. Sia che i truffatori si presentino alla porta, sia che usino il telefono, bisogna subito avvertire le forze dell'ordine».  M.Cep.