Violenza sui campi del calcio giovanile? Impianti chiusi. Lo annuncia il prefetto
Pugno di ferro contro la violenza, dentro e fuori dal campo, nel calcio giovanile e controlli ancora più serrati nelle scuole per combattere lo spaccio di stupefacenti, ma anche altri fenomeni come la ludopatia, l'uso di alcolici, il bullismo e i furti.
A palazzo Rangoni si è riunito il comitato provinciale dell'ordine e sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Giuseppe Forlani. All'ordine del giorno, appunto, il contrasto alla violenza nei campionati di calcio giovanile e la sicurezza nelle scuole. Al vertice in prefettura hanno partecipato tutti i rappresentanti delle forze dell'ordine tra cui carabinieri, questura, guardia di finanza e polizia locale, il vicesindaco di Parma Marco Bosi e gli assessori comunali Ines Seletti e Cristiano Casa, insieme a esponenti della scuola e delle società sportive.
Per quanto riguarda la lotta alla violenza nei campionati giovanili il prefetto Forlani ha parlato di «tolleranza zero». L'anno scorso, ha ricordato, sono stati emessi «tredici Daspo nei confronti di dirigenti, atleti e familiari». Un pugno di ferro che non si allenterà nemmeno in questa stagione. Anzi, l'impegno raddoppierà sotto forma di «promozione di incontri dei dirigenti sportivi con le forze di polizia dal momento che è indispensabile la tempestiva segnalazione dell'insorgere all'interno dei campi di episodi di violenza, razzismo o bullismo. Non sempre infatti noi abbiamo una presenza stabile all'interno degli impianti. Ma se il dirigente ci chiama le acque si calmano». Tutti, insomma, si devono assumere le loro responsabilità. «Se non lo faranno - ha aggiunto il prefetto - verificheremo noi di persona e le attribuiremo». Tolleranza, dunque, meno di zero. «Su questo non si discute - ha dichiarato -. Occorre che ci sia il massimo del rigore». Per evitare inoltre che il problema venga sottovalutato, «la prefettura scriverà a tutti i sindaci perché possano svolgersi in tutti i comuni incontri con le società sportive, gli atleti, i loro familiari e tutte le persone che ruotano intorno al mondo sportivo. Bisogna ribadire che occorre il fair-play, il gioco pulito». Se questo non accadrà la reazione sarà durissima.
«Si arriverà - ha aggiunto il prefetto -, come già aveva annunciato il vicesindaco Bosi, a togliere l'utilizzo degli impianti a quelle società che non adotteranno queste iniziative di sensibilizzazione e che si distingueranno negativamente nel ripetersi di questi fenomeni. Anche i campionati giovanili sono, infatti, un evento sportivo e non un evento di polizia o di sicurezza pubblica».
Nel vertice di ieri in prefettura è stato affrontato anche il tema della sicurezza fuori dalle scuole e al loro interno. In primis, continuerà la lotta senza quartiere allo spaccio. «Il nostro piano - ha puntualizzato il prefetto - prevede una presenza ancora maggiore delle forze dell'ordine davanti alle scuole dalle 7,30 alle 8,30, orari d'ingresso, e anche in quelli di uscita degli studenti».
In questo anno scolastico scenderanno in campo anche le pattuglie in bicicletta della polizia locale.
Inoltre è previsto un potenziamento dei sistemi di videosorveglianza nelle zone in cui ci sono il maggior numero di scuole come via Toscana, viale Maria Luigia e viale Toschi («quest'ultima - ha ricordato - ha comunque già una copertura appropriata»).
«Ai dirigenti scolastici - ha spiegato il prefetto - chiediamo di segnalarci le aggregazioni a rischio. Da parte nostra, inoltre, proseguirà nella maniera più capillare possibile il controllo negli esercizi pubblici che si trovano in prossimità delle scuole sia per verificare che non siano venduti alcolici ai minori sia per contrastare l'uso delle slot machine, anche se i divieti esistono già». Insomma, con le dirigenze scolastiche il rapporto sarà ancora più stretto per combattere anche la piaga dei furti di biciclette segnalati nelle scuole.
Tornando alla lotta alla droga il prefetto ha aggiunto che «il tema delle dipendenze non può però essere risolto come un problema di polizia». Partendo dal recente documento di presidi e insegnanti contro le dipendenze, Forlani ha concluso ricordando che «entro dicembre è in programma una sorta di “stati generali” di tutte le istituzioni cittadine contro fenomeni come droga, alcol e ludopatie».