ULTIMO WEEK END DI APERTURA
Mirò e Pasolini: record di pubblico alla Magnani Rocca
Registrate 30mila presenze e 200 classi
Mai tanti visitatori alla Magnani-Rocca negli ultimi dieci anni.
La conferma viene dalla Fondazione di Mamiano di Traversetolo mentre sta per iniziare l’ultimo weekend d’apertura delle due mostre «Mirò. Il colore dei sogni» e «Pier Paolo Pasolini. Fotogrammi di pittura» che chiuderanno i battenti domenica.
Grande il riscontro di pubblico, con 30.000 presenze, 200 classi, dalle scuole dell’infanzia alle superiori, numerosi gruppi e visite guidate fra cui quelle riservate agli abbonati alla «Gazzetta di Parma» che hanno potuto ascoltare la presentazione competente delle guide specializzate della Fondazione. Non sono mancati i servizi giornalisti e televisivi a testimonianza del successo ottenuto.
Nella Villa dei capolavori il percorso espositivo composto da 49 opere in gran parte a olio su tela, realizzate fra gli anni ‘30 e gli anni ‘70, provenienti dalla Spagna e appartenenti alla famiglia di Miró, ha permesso di approfondire la sfida continua operata dall’artista catalano nei confronti della pittura tradizionale; dipinti con i quali egli letteralmente «massacra» la pittura comunemente intesa, nell’idea che questa dovesse essere un getto continuo, scaturito da una profonda esplosione creativa, del tutto spontanea e anti accademica.
La strepitosa attività di illustratore di Miró è stata presentata in mostra al massimo livello, grazie al libro d’artista, con testi poetici di Tristan Tzara, Parler seul (1950) e settantadue tavole a colori opera di Mirò, prestato dalla Biblioteca Fondazione Cariparma di Busseto, donazione di Corrado Mingardi.
Nella dimora che fu di Luigi Magnani, l’esposizione ha consentito, poi, di cogliere affinità importanti fra il grande intellettuale parmense e l’artista.
Miró aspirava al divino attraverso le piccole cose, la musica e la poesia erano le sue fonti di ispirazione; ha rivolto la sua tavolozza a tutti i tipi di visioni musicali mostrando interessi senza barriere, espressi nelle collaborazioni con artisti del calibro di Varèse, Antheil, Boulez, Stockhausen, Gerhard, Cage che testimoniano la profondità della sua cultura. Un rapporto fra pittura e musica, senza dimenticare la poesia, che ben si accorda con gli interessi e la sensibilità dello stesso Magnani.
Al termine dell’esposizione le opere di proprietà della famiglia dell’artista verranno destinate per volontà degli eredi alla Fundació Joan Miró di Barcellona.
Molto apprezzato anche il focus dedicato a Pier Paolo Pasolini in apertura delle celebrazioni per il centenario della sua nascita. La mostra ha indagato, per la prima volta in modo completo, l’ispirazione pittorica nella filmografia di Pasolini, da «Accattone» del 1960 a «Salò o le 120 giornate di Sodoma», girato nel 1975, anno della drammatica morte del poeta-regista.
Le due mostre sono state realizzate con il sostegno di Fondazione Cariparma e Crédit Agricole Italia, media partner «Gazzetta di Parma». Sono supportate ciascuna da un catalogo SilvanaEditoriale.