Uccisa dall'ex Mirko Genco
Juana Cecilia, madre e figlio vivono in casa al freddo
M5s: "Intervenga la Regione"
Vivono in un appartamento senza riscaldamento la madre e il figlio piccolo di un anno e mezzo di Juana Cecilia Hazana Loayza, la 34enne peruviana uccisa a coltellate dall’ex fidanzato, reo confesso, Mirko Genco, il 20 novembre in un parco di Reggio Emilia. A raccontare la storia è l'edizione locale de Il Resto del Carlino.
A causa delle loro condizioni economiche precarie non possono pagare la riparazione della caldaia rotta da mesi. La madre di Cecilia e il bambino (avuto da una precedente relazione rispetto a quella del compagno omicida) sono ora al freddo. Sulla vicenda interviene anche Silvia Piccinini, capogruppo regionale del M5s: «Si tratta di una situazione inaccettabile di cui le istituzioni devono farsi carico al più presto - ha detto la consigliera regionale pentastellata dell’Emilia-Romagna - La Regione, attraverso la fondazione per le vittime dei reati, può e deve intervenire proprio per dare un aiuto concreto a chi ha dovuto subire la perdita di un proprio caro e adesso si trova in una difficoltà oggettiva. Visto che i servizi sociali del Comune non sono riusciti ancora a trovare una nuova sistemazione, è necessario che intervenga la Regione».
I servizi sociali - come aveva annunciato il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, alla vigilia dei funerali della donna ammazzata celebrati due settimane fa - avevano già preso in carico la situazione della famiglia contribuendo anche al pagamento delle esequie.