il 18 febbraio

Alternanza, repressione, maturità e sicurezza degli edifici scolastici: gli studenti tornano in piazza

Dopo la morte di Lorenzo Parelli, lo studente di 18 anni schiacciato da una trave d’acciaio in alternanza scuola-lavoro, e la mobilitazione nazionale del 28 gennaio, gli studenti delle scuole di Parma e provincia tornano in piazza il 18 febbraio per continuare la lotta contro il governo e la scuola-azienda.


Alternanza, repressione, edilizia scolastica e maturità; questi sono i temi della mobilitazione che inizierà alle 9:30 in barriera Bixio venerdì 18.

“L’alternanza insegna agli studenti un lavoro fatto di sfruttamento e precarietà, insegna loro che è normale morire sul proprio luogo di lavoro, come nei fatti avviene ad oltre tre lavoratori ogni giorno” dichiara Mattia Boselli, rappresentante dell’istituto Berenini di Fidenza e militante del Fronte della gioventù comunista, “Alle proteste, il governo, ha risposto con la repressione mandando all’ospedale diversi studenti che protestavano a Torino. Inammissibili le dichiarazioni della Lamorgese che parla di “infiltrati”, è una bugia che serve a dividere gli studenti e giustificare le violenze della polizia.”


Nel mirino della protesta anche la nuova maturità che viene annunciata a pochi mesi dalla fine dell’anno e che mette in grave difficoltà gli studenti che dovranno sostenere l’esame.

Beatrice Taverna, studentessa del liceo Ulivi, commenta così la decisione del ministero: “Dopo 2 anni di didattica a distanza, senza aver mai mosso un dito per garantire corsi di recupero e un miglioramento della qualità della didattica, il governo reintroduce le prove scritte nell’esame di maturità, come se fossimo già tornati alla normalità. Invece di fingere che vada tutto bene il governo dovrebbe interessarsi veramente alla nostra formazione.”


“Vogliamo un piano di intervento strutturale per l’edilizia scolastica” commenta Alice Madureri, studentessa del liceo Marconi, “Nella mia scuola l’anno scorso è crollato un lucernario, ci sono 3 sedi e diversi distaccamenti, tutti in condizioni pessime, ma la priorità per il comune e la provincia rimane l’aeroporto privato, dovrebbero sistemare le nostre scuole invece di fare regali agli industriali.”