Nuova giunta

La neoassessora Vernizzi: «Sviluppare la città facendo “rinascere” le aree dismesse»

Luca Molinari

«Valorizzare il commercio di vicinato e ridurre il consumo di suolo»

«L'assessorato alla Rigenerazione urbana è una novità assoluta per Parma e indica una precisa idea di sviluppo della città: non più basata sul consumo di suolo, ma sulla «rinascita» dell'esistente». Chiara Vernizzi non usa giri di parole per indicare la rotta dell'urbanistica in chiave locale.

Chiamata dal sindaco Michele Guerra a far parte della giunta in qualità di assessore tecnico, alla Vernizzi sono state affidate deleghe di peso come la rigenerazione urbana, l'urbanistica, le attività economiche e il commercio, oltre all'edilizia privata. Architetto 55enne, da vent'anni è docente universitaria e attualmente professore ordinario di Disegno e rilievo dell'architettura della città del nostro Ateneo. «Poco dopo il ballottaggio ho ricevuto una chiamata del sindaco Guerra, che mi ha chiesto la disponibilità ad impegnarmi su questi temi - racconta Chiara Vernizzi – In questi anni infatti ho lavorato a lungo sull’analisi della città e sui temi della rigenerazione e del commercio, assieme al gruppo di ricerca dell’area della Rilievo e della Rappresentazione che opera nel dipartimento di Ingegneria e Architettura, ma questa chiamata è arrivata in maniera totalmente inattesa». Chiara Vernizzi ha accettato l'incarico di assessore, ma manterrà il suo ruolo universitario. «Sono cosciente di complicarmi parecchio la vita – commenta con ironia – ma desiderio portare avanti le mie attività universitarie, che rappresentano un grande valore aggiunto».

La base da cui partono le principali azioni dell'assessorato sono esplicitati nelle linee programmatiche di mandato, da condividere con la città. «La delega alla rigenerazione urbana esprime una visione puntuale di città, che si attua con l'adozione del nuovo Pug, Piano urbanistico generale, avviato dalla precedente amministrazione – spiega l'assessore -. Siamo ormai vicini alla fase di adozione che avverrà in autunno e abbiamo in programma una presentazione del Piano alla città. Il nostro metodo di lavoro sarà infatti basato sulla partecipazione attiva della cittadinanza. L'obiettivo è quello di definire uno strumento che riduca sempre più il consumo di suolo e punti sulla rigenerazione e sulla qualità dello spazio pubblico. Sfide che si intersecano con il mondo del commercio, che riveste un ruolo fondamentale di presidio, socialità e valorizzazione degli spazi».

Le nuove politiche di rigenerazione mirano ad aumentare la vivibilità. Un primo censimento degli edifici dismessi o sottoutilizzati è già stato effettuato. «Ora c'è la volontà di costruire un registro delle aree dismesse – annuncia l'assessore – e di farlo diventare uno strumento operativo per proporre, ad esempio, alle aziende di usare capannoni abbandonati, destinare grandi spazi in disuso al coworking e ad altre funzioni, ma anche per alleggerire il carico antropico di determinate zone e risistemare vecchi edifici. Anche l’Università, peraltro, porta avanti da tempo un censimento, aggiornato con cadenze regolari». «L'intento non è quello di fermare la crescita della città – precisa – ma di farlo secondo logiche diverse rispetto a quelle del passato. Questo lavoro si interseca con altre deleghe come i lavori pubblici e il verde perchè si tratta di temi fortemente interconnessi».

Parlare di rigenerazione infatti non significa pensare soltanto ai grandi intervenire «ma valorizzare l'esistente anche attraverso piccoli interventi per restituire aree al verde e operare in una logica nuova».
Il Commercio «è volutamente legato alla pianificazione – osserva - . Ho già incontrato alcune associazioni del commercianti che in campagna elettorale avevano presentato dossier e istanze. L'intenzione è quella di lavorare con loro per concertare linee che possano promuovere incentivi e iniziative per contribuire a riqualificare la città. Penso alla questione negozi sfitti, ma anche al centro storico e all'arredo urbano. Abbiamo inoltre esempi positivi di assi commerciali esterni al centro storico che vanno valorizzati ed estesi ad altre zone. Anche questo significa andare verso una città policentrica, che fa capo ai quartieri e non solo al centro storico, dotando tutte le zone della città dei necessari servizi».

L'impegno principale per quanto riguarda l'edilizia privata riguarda la velocizzazione dei tempi delle autorizzazioni. «Ho avuto un incontro preliminare con i vari dirigenti e questo settore, al pari di tutti quelli che rilasciano autorizzazioni, avrebbe bisogno di una iniezione di personale – dichiara - Sottoporrò questa questione alla giunta che andrà inquadrata nel piano complessivo delle esigenze di personale del Comune, tenendo conto che questo ambito in questo periodo è iper sollecitato anche grazie ai nuovi bonus e al ritorno, fondamentale, dell'edilizia come settore trainante».