Turismo
"È emergenza passaporti a Parma". La denuncia di Confcommercio. "La Pubblica amministrazione dia delle risposte"
"Come se non bastassero due anni di stop per la pandemia, le incertezze legate alla guerra in Ucraina, il caos dei voli estivi e la mazzata del boom dell’inflazione, il Turismo organizzato si trova adesso a combattere anche contro le inaccettabili lentezze della burocrazia italiana. In tutto il Paese, infatti, vengono segnalati ad agenzie di viaggi e tour operator tempi lunghi e inefficienze nelle procedure di rilascio e rinnovo dei passaporti. Questura in tilt a Parma, con i primi appuntamenti previsti solo a partire da febbraio prossimo. A Ravenna ci sono cittadini che stanno aspettando da sei mesi. A Grosseto si garantiscono le attività non prima di metà di dicembre". Lo afferma in una nota la Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio. Il presidente Franco Gattinoni commenta: "In alcuni casi è un’impresa persino avere un appuntamento. Si accelera solo per motivi di lavoro, ma il turismo non può e non deve essere discriminato. Sicuramente pesa una cronica carenza di personale cui si aggiunge un probabile picco dei rinnovi dopo due anni di forte riduzione ed è possibile che si faccia sentire pure l’effetto Regno Unito. In ogni caso, non possiamo tollerare questa mediocrità: la Pa italiana dovrebbe trovare soluzioni pronte, come accade in un’impresa privata, e non far ricadere gli effetti sui cittadini in termini di disservizi e disagi".
"Ecco perché siamo costretti a invitare gli italiani a muoversi con largo anticipo per avere in tempo i documenti. Così come - conclude Gattinoni - torniamo a chiedere con forza che l’apparato pubblico metta nelle condizioni noi imprenditori di lavorare per creare ricchezza a beneficio dei nostri collaboratori e dell’intero sistema Paese".