Parma Facciamo Squadra

A Parma (Centro Sociale il Tulipano) ecco i primi anolini solidali - Le foto

Dopo un weekend di produzione diffusa, con centinaia di volontari alle spianatoie fra Colorno, Sorbolo, Noceto e Fidenza che hanno realizzato complessivamente quasi 900 chili di anolini solidali (890 per la precisione), la fabbrica della bontà si è spostata a Parma. Oggi più di mille volontari si sono dati appuntamento al Centro Sociale il Tulipano di via Bonomi (le foto), in via del Taglio nella sede della Protezione Civile e alla Fattoria di Vigheffio per realizzare gli anolini solidali a sostegno della nona edizione di Parma Facciamo Squadra, realizzati con le materie prime donate da Conad Centro Nord.

La causa quest’anno è l’inserimento di bambini, bambine principalmente con disturbi del neurosviluppo nelle associazioni sportive tradizionali ma anche nelle attività ricreative come laboratori musicali e artistici. Chi acquisterà gli anolini, in vendita l’8 dicembre a Parma e Fidenza in piazza Garibaldi e in tutti i supermercati Conad fino a esaurimento, sosterrà il progetto #ALLINCLUSIVE. Per ogni euro donato, Barilla, Chiesi e Fondazione Cariparma ne aggiungeranno uno ciascuno.

Anche l’edizione 2022 di Parma Facciamo Squadra è coordinata da CSV Emilia e realizzata in collaborazione con il Consorzio di Solidarietà Sociale Sostengonogli anolini solidali: Protezione Civile, ANCeSCAO, Coop Avalon, Associazione Fidentina, Centro sociale anziani Il Tulipano, Centro sociale ricreativo culturale autogestito di Sorbolo, Coop Il Giardino, Munus, Casa di Reclusione di Parma, ISSIS Magnaghi Solari, Moica, Parma Quality Restaurants.

Grazie anche ai partner e fornitori coinvolti nell’iniziativa: Affettatrici B.M. & L. - Sirman, ParmaCalcio, Consorzio Parmigiano Reggiano, Sandra, BioMec, Bontal, Concessionaria ARA, Davines, Guatelli Pierino, Biricca Cooperativa sociale e Serenissima ristorazione.

L’anolino solidale ha il patrocinio dei Comuni di Parma, Fidenza, Noceto, Colorno, Sorbolo Mezzani e della Provincia di Parma. A farsi garante della raccolta fondi sarà la Fondazione di comunità Munus.